pippo digiacomo 2016Dopo le parole del duo Ficarra e Picone sul tema dei disabili e sullo “show del dolore”, è arrivata la replica del presidente della commissione Salute all’Ars Pippo Digiacomo. Dell’attuale situazione dei disabili in Sicilia se ne occupata la trasmissione Striscia la Notizia condotta proprio dai due attori comici oltre a Le Iene.

Pubblichiamo qui di seguito la lettera inviata alla stampa (giunta anche alla nostra redazione) dell’on Digiacomo.

“Per quanto mi riguarda, cari Ficarra e Picone, o argomentate e mi convincete o non m’intimidite: vi ricordo che ad intimidirmi non ci sono riusciti Bufalino, Fiume, Moravia, non credo ci riuscirete voi…Quale sarebbe la mia ‘colpa’ a proposito di quanto sta accadendo attorno al tema della disabilità? Sono forse colpevole di aver lavorato in commissione Sanità all’Ars per fare approvare una norma che stanzia i primi 36 milioni di euro per poter pagare un assegno che va dai 1.000 ai 1.8000 euro per l’assistenza alle disabilità gravi? Sono forse colpevole di aver incontrato le associazioni ei i rappresentanti dei disabili per migliorare le norme esistenti? Sono forse colpevole di aver dimostrato, anche a proposito di questo argomento, di spendere ogni minuto del mio tempo per fare qualcosa di buono per la Sicilia? No, sono ‘colpevole’ di aver detto che ‘un conto è l’impegno degli artisti e dei personaggi pubblici per sostenere una giusta causa, ma bisogna stare attenti a non trasformare tutto questo in uno show del dolore altrimenti si incita al linciaggio’. Ecco la mia colpa: ho osato parlare dopo aver ‘fatto’. Già perché io ho questo vizio, non mi limito a parlare, di solito le cose che dico, per quel che posso, le faccio. Così come è accaduto quando, diversi anni fa da sindaco di Comiso ho aperto le porte della mia città per salvare 6.600 profughi kossovari dalla pulizia etnica di Milosevic. Voi, cari Ficarra e Picone, cosa facevate allora? Eravate già impegnati a costruire popolarità raccontando quanto è brutta la politica? Ma vah!”

ficarra e piconeNon tarda ad arrivare la risposta di Ficarra e Picone (inviata a LiveSicilia) alla lettera su riportata, scritta da Digiacomo. Ecco come i conduttori di Striscia la Notizia rispondono al presidente della commissione Salute all’Ars:

“Gentilissimo Presidente, Giuseppe Digiacomo, i toni e le sue parole in risposta alla nostra lettera al direttore di Live Sicilia di ieri, ci sorprendono.

Per fortuna nell’era di internet le parole sono sempre a portata di tutti. Sul tema dei diritti ai disabili sarà possibile per i lettori, quindi, rileggere la nostra cordialissima lettera aperta al Presidente Crocetta, pubblicata dal Giornale di Sicilia qualche giorno fa. Sarà possibile leggere la misurata e dettagliata nota dell’Assessore Baccei (nota che non condividiamo fino in fondo e, se ve ne sarà possibilità nei prossimi giorni, chiariremo il perché). Sarà possibile leggere le sue dichiarazioni, presidente Digiacomo, dove parla di ‘show del dolore’ di cui i vip si sarebbero macchiati. E sarà possibile adesso leggere la sua ultima risposta dove lei sostiene che noi l’avremmo intimidita. Ci piacerebbe capire quando e in quale passaggio.

Vede, gentilissimo Presidente, le parole sono importanti e quando lei usa l’espressione ‘show del dolore’ per definire la presa di posizione di alcuni cosiddetti vip (tra i quali ci auguriamo che non ci sia anche il cardinale Lorefice) fa soltanto un torto a tutti coloro i quali ogni giorno cercano una cassa di risonanza a problemi troppo spesso inascoltati.

Vuole decidere lei chi può marciare in difesa di un diritto e chi no? Vuole decidere lei se uno sciopero sia “show” o legittima protesta? Vuole decidere lei se un cosiddetto vip possa scendere in campo oppure no?

Lei si vanta di aver “fatto”. Ebbene qualora fosse vero, e non abbiamo motivo di dubitarne, non le viene il legittimo dubbio che questo sia anche merito di quello che lei chiama “show”. Ci confronteremo con le associazioni per capire se quello che le istituzioni hanno fatto sia sufficiente o se serve altro. Insieme a loro conteremo i soldi che verranno stanziati per capire quanti sono e quale metodo verrà usato per farli giungere ai disabili. In ogni caso, qualunque cosa lei abbia fatto, o farà, si ricordi che avrà fatto solo e soltanto il suo dovere.

Su i toni poi che lei usa nella sua risposta, non abbiamo nulla da dire perché sono sotto gli occhi di tutti. Per una prossima volta le consigliamo però di scrivere quando è meno arrabbiato perché si nota la poca lucidità nel mettere insieme Bufalino, Moravia, Fiume, Ficarra e Picone e i profughi Kossovari.

Ci auguriamo che questa polemica, che siamo stati costretti a subire e che non saremo più disposti ad alimentare, non distolga l’attenzione dall’obiettivo che tutti noi, lei compreso, abbiamo a cuore.

Cordialmente le auguriamo buona Pasqua”.