Vi proponiamo l’ultima parte, “Le Conclusioni” della relazione conclusiva

INCHIESTA SULLO SCIOGLIMENTO DEL COMUNE DI SCICLI,

un documento lungo oltre 100 pagine, che è stato approvato dalla

COMMISSIONE PARLAMENTARE D’INCHIESTA E VIGILANZA SUL FENOMENO DELLA MAFIA E DELLA CORRUZIONE IN SICILIA, NELLA SEDUTA N. 171 DELL’8 SETTEMBRE 2020

e che vi abbiamo proposto in più parti in questi giorni.

Ecco allora qui di seguito cosa scrive la commissione in conclusione:

 

“Come detto in apertura, il dubbio che ha mosso questa inchiesta è che lo scioglimento per mafia nel 2015 del consiglio comunale  di Scicli sia stato favorito dall’urgenza di togliere ogni ostacolo politico e amministrativo sul percorso che conduceva alla realizzazione di una delle più grandi piattaforme di stoccaggio e trattamento di residui petroliferi dell’intera Sicilia, un impianto (inserito nel contesto ambientale e paesaggistico di una città dichiarata bene protetto dall’Unesco) che a pieno regime sarebbe stato capace di smaltire 200 mila tonnellate di rifiuti l’anno.

Non era compito della nostra relazione ricostruire l’istruttoria prefettizia che ha indotto il governo a determinare quello scioglimento né riproporre l’indagine penale, a carico del sindaco Susino e degli altri imputati, che ne è stata la colonna portante. Questa Commissione si è voluta concentrare piuttosto sulle contraddizioni, le omissioni e le forzature che hanno segnato – in parallelo – i due percorsi: da un lato, lo scioglimento per mafia del consesso cittadino di Scicli; dall’altro, l’iter autorizzativo dell’impianto A.CI.F. che, dopo lo scioglimento, trova una (inattesa?) corsia preferenziale.

Nel bilancio di cinque mesi di lavoro vanno qui conclusivamente e doverosamente riportate le principali domande che sono rimaste senza risposta, i dubbi non risolti, i percorsi non limpidi.

  1. L’indagine penale.

L’inchiesta “ECO” (che, ripetiamo, questa Commissione assume come il presupposto sostanziale dell’intervento della Prefettura di Ragusa e della successiva determinazione del governo per lo scioglimento) ha un’evoluzione processuale irrituale.

L’accusa formulata nei confronti del sindaco (unico amministratore di Scicli ad essere stato indagato) era grave: concorso esterno associazione mafiosa. In giudizio, il Tribunale di Ragusa assolve Susino con formula piena e la Procura Generale di Catania rinunzierà a proporre appello. La sentenza di assoluzione registrerà un appunto di irrituale durezza nei confronti della Procura e del GIP: “È inaudito che l’imputazione abbia superato il vaglio dell’udienza preliminare!”.

Identico décalage registrerà anche il troncone principale del procedimento penale, quello a carico di Franco Mormina e dei suoi supposti complici, indicati dall’accusa (e subito additati da una disinvolta stampa locale) come la “cupola mafiosa” di Scicli, e dunque rinviati a giudizio per associazione mafiosa. Nella sentenza di condanna di primo grado l’accusa viene derubricata in associazione a delinquere semplice, in appello ulteriore derubricazione ad una serie di reati minori (truffa e furto di carburanti, tentata violenza privata ed estorsione).

Certo, accade in molti processi che in dibattimento cadano (o vengano riformulate) le accuse contenute nella richiesta di rinvio a giudizio: è prova dell’efficienza del nostro sistema giuridico nel quale giudizio e accusa non sono legati da vincoli di reciproca necessità. Ma in questo caso, come confermato dalle audizioni dei tre commissari incaricati dell’accesso e dall’allora Prefetto di Ragusa, Vardè, l’indagine penale era considerata la discriminante fondamentale per assumere che vi fossero state interferenze mafiose nel comune di Scicli: e dunque per decretarne lo scioglimento. Che mafia non fosse quella congrega di balordi capitanata dal Mormina e – soprattutto – che il sindaco Susino non avesse alcuna responsabilità penale è un esito che non può non proiettare sull’intera vicenda dello scioglimento una luce assai diversa.

  1. Le interferenze dell’AISI.

È accertato che due soggetti in forza presso l’intelligence nazionale fecero accesso alla banca dati del Viminale per ottenere informazioni sul sindaco Susino (e su altre persone dell’amministrazione di Scicli). A che titolo? Domanda girata al direttore dell’AISI. La risposta che questa Commissione ha ricevuto da un lato conferma l’accesso al sistema informatico interforze da parte di operatori dell’Agenzia, dall’altro di quell’accesso non fornisce alcuna spiegazione, limitandosi a far riferimento a una “prassi consolidata” di cui questa Commissione non ha alcuna memoria né sembra desumersi dalle prerogative e dalle funzioni che la legge istitutiva attribuisce all’Agenzia per la Sicurezza Interna.

  1. I rapporti tra il sindaco Susino e Franco Mormina.

Come detto, l’asserita complicità fra i due viene assunta come elemento preminente ai fini dell’applicazione della misura di scioglimento del comune. Eppure, incredibilmente, nella relazione dei commissari incaricati dell’accesso e nella successiva relazione del Prefetto al Ministro dell’Interno non si fa cenno al fatto che l’assunzione del Mormina e dei suoi sodali presso la ECO.S.E.I.B. (l’impresa incaricata del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani della città) avviene prima che Susino diventi sindaco di Scicli (maggio 2012). Così come non si fa cenno che sarà proprio un’azione amministrativa della giunta Susino a determinare il 18 gennaio 2014 il licenziamento di Franco Mormina dalla ECO.S.E.I.B..

Perché questi fatti, certamente non irrilevanti per definire il rapporto tra Mormina e Susino, non trovano spazio nelle valutazioni prefettizie? Domanda, anche questa, rimasta senza plausibili spiegazioni.

  1. L’istruttoria “fantasma” del progetto A.CI.F..

Si svolsero quattro conferenze di servizio a Palermo per affrontare nel merito tutti i temi tecnici, funzionali ed amministrativi del progetto A.CI.F.. Eppure i tre commissari prefettizi non parteciperanno a nessuna di esse, facendo venir meno – nella collezione dei pareri dovuti – la voce dell’amministrazione di Scicli e del consiglio comunale (disciolto) che i tre commissari rappresentavano. Perché quelle assenze istituzionali su uno degli snodi più sensibili per il futuro di Scicli? Difetto di informazione, come dicono i tre commissari, o dolosa sottovalutazione da parte degli uffici tecnici? E per quale insondabile motivo le “controdeduzioni” dell’A.CI.F. al parere negativo della giunta Susino non giungeranno mai all’attenzione dell’amministrazione, spianando, di fatto la strada all’A.CI.F. verso le auspicate autorizzazioni?

In definitiva, come è stato possibile che i tre commissari abbiano appreso del progetto in questione, una piattaforma per stoccare 200 mila tonnellate l’anno di residui petroliferi, solo casualmente, e quando era stata ormai rilasciata all’A.CI.F. anche l’A.I.A., ovvero l’ultima definitiva autorizzazione?

  1. Il falso parere positivo dell’ARPA.

La concessione dell’A.I.A. al progetto A.CI.F. riporta l’acquisizione del parere favorevole dell’ARPA di Ragusa. Falso. Non vi fu alcun parere favorevole: al contrario, venne notificata all’assessorato competente l’impossibilità dell’ARPA di esprimersi sul progetto in attesa, e in assenza, delle risposte ad una serie di rilievi che l’agenzia aveva sollevato.

Come fu possibile un simile, e così rilevante, misunderstanding? Una maldestra forzatura interpretativa, ammette il dirigente dell’assessorato; una svista, aggiunge il funzionario incaricato dell’istruttoria. Una delle molte “sviste” istituzionali che l’intera vicenda Scicli vs. A.CI.F. registra in quei mesi e che continuano a non trovare spiegazione.

  1. L’interrogazione del senatore Lumia.

Accanto agli interessamenti istituzionali e parlamentari a sostegno del progetto A.CI.F. (di cui la relazione dà ampia testimonianza), destano perplessità le conclusioni del lungo e dettagliatissimo atto ispettivo presentato dal senatore Giuseppe Lumia per sollecitare lo scioglimento di Scicli, laddove il parlamentare afferma che “la Commissione prefettizia ha già lavorato e raccolto notevoli elementi di inquinamento dell’ente”.

La relazione prefettizia inviata al Ministro dell’Interno era coperta – in quella fase – dal più assoluto vincolo di riservatezza in attesa che il Consiglio dei Ministri di pronunciasse. Come fa un senatore ad anticipare in un atto ispettivo che quella relazione contiene notevoli elementi di inquinamento dell’ente?

Sono, questi, solo alcuni tra i molti passaggi amministrativi e istituzionali che destano forte perplessità, e che la relazione ha inteso ricostruire in dettaglio. Documenti che scompaiono, verbali delle conferenze di servizio che vengono trasmessi altrove, pareri negativi che diventano positivi, incursioni dei servizi segreti, interferenze politiche, presunte “cupole mafiose” che si rivelano malandrinate di paese, fatti dirimenti non presi in considerazione dalla commissione d’accesso, assenza totale degli organi commissariali nei momenti più critici della vicenda A.CI.F.. E soprattutto il cambio di rotta radicale e immediato nei confronti della gigantesca piattaforma di smaltimento progettata a Scicli: prima fermamente negativo, poi – a comune sciolto – decisamente favorevole.

In conclusione, alla luce dei fatti ricostruiti, degli atti raccolti e delle testimonianze assunte, questa Commissione ritiene:

  • che lo scioglimento per mafia del consiglio comunale di Scicli sia stata una determinazione eccessiva, caratterizzata dall’ampio potere discrezionale riconosciuto ex lege all’organo istituzionale procedente nella valutazione degli elementi assunti, malgrado la doppia conferma della sua legittimità in sede di giurisdizione amministrativa;
  • che, in quel contesto, l’assenza degli organi amministrativi e assembleari (sindaco, giunta e consiglio comunale) abbia oggettivamente favorito un repentino cambio di passo e di esito per il progetto A.CI.F., determinato anche dall’azione in certi momenti discutibile dell’ufficio tecnico comunale e dalla mancata partecipazione degli organi commissariali alle procedure per il rilascio delle valutazioni ambientali;
  • che quel progetto evoca interessi che vanno ben oltre la titolarità giuridica dell’impresa in questione. Aprendo a scenari più ampi e più foschi su cui, crediamo, si debba continuare a reclamare verità anche con gli strumenti della giustizia ordinaria.

Resta, intatta, la convinzione di questa Commissione che a quello scioglimento è improbabile che si sarebbe giunti se non vi fosse stato un profilo – dell’amministrazione e del consiglio comunale di Scicli – fortemente critico nei confronti di possibili nuovi (Truncafila) o più ampi (A.CI.F.) impianti di smaltimento di rifiuti nel territorio della città. E che a quello scioglimento abbiano concorso, consapevolmente o meno, molte azioni ed omissioni istituzionali, giornalistiche e politiche.

Una vicenda che reclama, con ancora maggiore urgenza, la necessità di rivedere la normativa prevista dall’art. 143 del TUEL (o quanto meno un ripensamento critico degli approcci interpretativi della giurisprudenza amministrativa), ancorando l’adozione di queste misure straordinarie di prevenzione della criminalità organizzata a più saldi presupposti oggettivi. Ripensamento necessario ad evitare che casi simili possano ripetersi e ad impedire che lo scioglimento e la decadenza degli organi elettivi, più che a liberare il territorio da supposte interferenze mafiose, obbedisca ad altre motivazioni e serva ad altri esiti.

Sarà impegno di questa Commissione proporre in un approfondimento specifico una valutazione critica ed organica sul testo del TUEL relativo allo scioglimento dei comuni.

CRONOLOGIA

 

 

2010

 

7 maggio: la Provincia Regionale di Ragusa autorizza l’A.CI.F. Servizi s.r.l., a seguito dell’istanza presentata dalla ditta in data 10/03/2010, all’inizio di attività per l’esercizio delle operazioni di recupero rifiuti non pericolosi per i codici CER espressamente indicati all’interno dell’autorizzazione (Autorizzazione n. 4/2010).

 

20 ottobre: il Capo Settore Manutenzione ed Ecologia, geometra Carlo Bonincontro, autorizza con nota n. 4928/2010, l’Impresa Ecologica di Giuseppe Busso (società poi conferita nella costituita ECO.S.E.I.B.), affidataria del servizio di raccolta RSU per il Comune di Scicli, a procedere all’assunzione a tempo determinato di quattro lavoratori supplenti, dei quali fa parte anche Franco Mormina.

 

2 dicembre: la Giunta Venticinque impartisce apposita direttiva al Capo VII Settore LL.PP. di avviare tutte le procedure necessarie per la realizzazione del parco extraurbano di Truncafila (Del. G.C. n. 321/2010).

 

2011 28 ottobre: la Provincia Regionale di Ragusa autorizza l’A.CI.F. Servizi s.r.l., a seguito dell’istanza presentata dalla ditta in data 05.08.2010, all’inizio di attività per l’esercizio delle operazioni di recupero rifiuti pericolosi e non pericolosi per i codici CER espressamente indicati all’interno dell’autorizzazione (Autorizzazione n. 18/2011).

 

28 novembre: il sindaco p.t. di Scicli, Giovanni Venticinque si dimette. Subentra un commissario straordinario fino alle elezioni.

 

2012

 

21 maggio: Franco Susino viene eletto sindaco del Comune di Scicli.

 

20 giugno: Franco Mormina e Giacomo Fidone vengono arrestati per estorsione su richiesta della D.D.A. di Catania.

 

26 luglio: Edison Spa presenta al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare la domanda di pronuncia di compatibilità ambientale relativamente al progetto denominato “Sviluppo del Campo Vega B – Concessione di Coltivazione C.C6.EO” comprendente la domanda per l’Autorizzazione Integrata Ambientale per il complesso produttivo piattaforma Vega A e piattaforma Vega B.

 

24 settembre: presso la Provincia Regionale di Ragusa si tiene la conferenza dei servizi sul progetto di raddoppiamento Vega. Gli enti partecipanti, tra i quali il Comune di Scicli, all’unanimità si esprimono negativamente.

 

25 settembre: seduta del Consiglio Comunale di Scicli avente ad oggetto il seguente ordine del giorno: “Ricerche petrolifere” (Del. C.C. n. 53/2012).

 

6 dicembre: il sindaco Susino conferisce l’incarico di Alta Professionalità Emergenza Rifiuti all’ingegnere Guglilemo Spanò che incomincia le sue verifiche sugli importi del contratto ECO.S.E.I.B.. (Registro degli atti del Sindaco n. 36/2012).

 

22 dicembre: Franco Mormina viene scarcerato e sottoposto all’obbligo della sorveglianza speciale.

 

2013

 

4 febbraio: l’ingegnere Spanò, nella funzione di Alta Professionalità Emergenza Rifiuti disconosce, in sede di ricognizione delle prestazioni rese e remunerazioni relative al servizio svolto dalla ECO.S.E.I.B., le spese inerenti l’assunzione delle quattro unità supplenti.

 

26 aprile: intercettazione sull’utenza di Pino Tasca, impiegato dell’ufficio ecologia del Comune di Scicli. Tasca riferisce a Franco Mormina che il sindaco Susino (che in quel momento si trova nella stessa stanza di Tasca) avrebbe detto che lui (Mormina) è il numero uno. Mormina si fa passare al telefono Susino e risponde: “anche lei è il numero uno”.

 

29 agosto: il Consiglio Comunale di Scicli approva l’ordine del giorno “No a ricerche petrolifere nel mare ragusano” (Del. C.C. n. 46/2013).

 

2 settembre: il Consiglio Comunale di Scicli approva la mozione di indirizzo “avvio procedure realizzazione parco extra-urbano Truncafila – S. Biagio” (Del. C.C. n. 57/2013)

 

4 settembre: perquisizione all’interno dei locali del Comune di Scicli – l’inchiesta è condotta dalla compagnia dei Carabinieri di Modica su delega della D.D.A. di Catania.

 

16 settembre: la Giunta Comunale di Scicli impartisce apposita direttiva all’ingegnere Guglielmo Spanò, in qualità di capo settore LL.PP. e Urbanistica, di avviare tutte le procedure per la realizzazione del parco extraurbano Truncafila (Direttiva della G.C. n. 141/2013).

 

20 settembre: arriva a Modica il tenente Edoardo Cetola.

 

21 ottobre: i Carabinieri di Modica, a seguito di una intercettazione telefonica tra il sindaco Susino e l’onorevole Dipasquale (10.09.2013), scrivono al Ministero dell’Interno per sapere se tra il 4 ed il 12 settembre 2013 siano stati compulsati all’interno della banca dati CED/SDI i seguenti nominativi: Giannone Raffaele, Bonincontro Carlo, Guglielmo Spanò, Vincenzo Iurato e Franco Susino. La richiesta è a firma del capitano Gianluca Muscatello.

 

22 ottobre: Il Ministero dell’Interno risponde. Risulta che il 06.09.2013, l’utenza AISI Foga 648 ha compulsato (per ben due volte) il nominativo di Giannone e che il 10.09.2013, invece, l’utenza AISI Foga 606 ha compulsato più volte i nominativi di Susino e Iurato.

 

14 novembre: I carabinieri di Modica scrivono all’AISI per conoscere le generalità degli utenti SDI Foga 648 e Foga 606. La richiesta è a firma del tenente Edoardo Cetola.

 

2 dicembre: L’AISI risponde ai Carabinieri di Modica: “allo scopo di corrispondere alla richiesta formulata da codesto Organo di p.g., la scrivente Agenzia necessita di conoscere la data, l’ora e l’oggetto degli accessi d’interesse”.

 

19 dicembre: Il tenente Cetola trasmette alla D.D.A di Catania (all’attenzione della dottoressa Valentina Sincero) la nota di riscontro dell’AISI. La Procura, però, non fa ulteriori richieste

 

2014

 

18 gennaio: la ditta ECO.S.E.I.B. licenzia Franco Mormina, e gli altri tre lavoratori “supplenti” per giustificato motivo ai sensi dell’art. 3 della legge n. 604/1966 per soppressione del posto di lavoro.

 

4 marzo: l’A.CI.F. Servizi s.r.l. presenta una richiesta di finanziamento al MISE per un importo complessivo di € 2. 843.497,00.

 

8 maggio: la Giunta comunale impartisce apposita direttiva all’ingegnere Guglielmo Spanò di avviare tutte le procedure necessarie alla variazione urbanistica della zona circostante il parco extraurbano Truncafila-S.Biagio da z.t.o. “E4” a z.t.o. “E1”. (Direttiva della G.C. n. 72/2014).

 

20 maggio: La ditta A.CI.F. Servizi s.r.l. deposita la documentazione relativa all’avvio della procedura V.I.A. e A.I.A. per la realizzazione di una piattaforma di trattamento e recupero rifiuti pericolosi e non, sita in C.da Cuturi, proponendo, per l’area di intervento, la classificazione z.t.o. “D”, con l’inserimento di una nuova Sottozona “D5” (Aree di progetto per piccole e medie industrie e artigianato)”.

 

21 maggio: avvio della procedura, richiesta dall’A.CI.F. Servizi s.r.l., per la valutazione d’impatto ambientale e contestuale rilascio di Autorizzazione Integrata Ambientale presso l’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente – Dipartimento Regionale dell’Ambiente Servizio 1 VAS-VIA.

 

23 maggio: la Sezione Operativa navale di Siracusa della Guardia di Finanza, in servizio di polizia economico-finanziaria accedevano nei locali della piattaforma VEGA A al fine di verificare l’adempimento, per il periodo tra il 1° gennaio 2010 ed il 31 dicembre 2013, delle disposizioni ai fini della normativa ICI, IMU, TARSU nonché la regolarità della concessione dell’area demaniale occupata dalla piattaforma VEGA A.

 

5 giugno: il Consiglio Comunale approva la mozione di indirizzo urgente di adesione alla iniziativa FAI “i luoghi del cuore” in favore del sito di c.da Truncafila (Del. C.C. n. 84/2014).

 

7 giugno: nell’ambito dell’inchiesta “Eco”, viene eseguita una misura cautelare nei confronti di Franco Mormina, Giovanni Mormina, Ignazio Mormina, Giacomo Fidone e Ugo Lutri.

 

30 giugno: il MISE concede in via provvisoria all’ A.CI.F. Servizi s.r.l. una sovvenzione parzialmente rimborsabile pari a € 1.976.868,75 (decreto n. 2685/2014).

 

1° luglio: il Ministro Alfano concede la delega al prefetto Vardè per procedere, a seguito della nota trasmessa del Procuratore di Catania del 6 giugno 2014, all’attività di accesso presso il Comune di Scicli.

 

11 luglio: il senatore Mario Michele Giarrusso interviene sul caso Scicli annunciando alla stampa che della questione si sarebbe presto occupata la Commissione Nazionale Antimafia.

 

15 luglio: La Giunta comunale esprime osservazioni negative al progetto di ampliamento dell’A.CI.F. Servizi s.r.l., raccogliendo le osservazioni critiche indicate nella nota tecnica del settore tecnico redatta in pari data (Del. G.C. n. 125/2014).

 

16 luglio: Il Prefetto nomina una commissione di accesso agli atti del Comune di Scicli.

 

17 luglio: avviso di garanzia per il Sindaco Susino.

 

18 luglio: il senatore Mario Michele Giarrusso chiede pubblicamente lo scioglimento del Comune di Scicli.

 

24 agosto: l’Assessore Regionale all’Energia e ai Servizi di Pubblica Utilità, Salvatore Calleri, interviene sul caso Scicli.

 

9 settembre: L’A.CI.F. Servizi s.r.l. trasmette le sue controdeduzioni a seguito delle osservazioni negative. Né il sindaco, né la giunta ne vengono a conoscenza. L’atto, nonostante il protocollo elettronico, risulta protocollato a mano e senza sigla.

 

23 dicembre: Franco Susino si dimette dalla carica di sindaco.

 

2015

 

19 gennaio: il Consiglio Comunale approva la proposta di deliberazione (n. 57 del 5 dicembre 2014) del capo settore, ingegnere Spanò, avente ad oggetto “variante zonizzazione del vigente Piano Regolatore Generale – Porzione di sottozona E4 in sottozona E1” (Del. C.C. n. 5/2015).

 

20 gennaio: la commissione ispettiva deposita la propria relazione.

 

20 gennaio: a seguito delle dimissioni di Franco Susino, il vice prefetto Ferdinando Trombadore viene nominato commissario straordinario con i poteri di sindaco e giunta.

 

2 febbraio: interdittiva antimafia disposta dal Prefetto di Ragusa nei confronti della ditta ECO.S.E.I.B.

 

24 febbraio: il G.I.P. presso il Tribunale di Catania dispone il giudizio immediato per Franco Mormina e Ignazio Mormina.

 

2 marzo: Il prefetto, dopo aver sentito il Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza ed i procuratori di Catania e Ragusa, procede alla redazione della propria relazione che viene trasmessa in pari data al Ministro Alfano.

 

5 marzo: missione a Ragusa della Commissione Nazionale Antimafia per approfondire le vicende legate ai comuni di Vittoria e Scicli.

 

15 marzo: si tiene la manifestazione indetta per la raccolta delle firme contro lo scioglimento di Scicli. Tra i primi firmatari ci sono: il Presidente Severino Santiapichi, il Giudice Salvatore Rizza, i maestri pittori Piero Guccione e Franco Sarnari.

 

17 marzo: vengono rinviati a giudizio, tra gli altri, Mormina Giovanni, Fidone Giacomo, Lutri

Ugo e l’ex sindaco Susino Francesco.

 

26 marzo: forte presa di posizione negativa da parte del commissario straordinario Trombadore rispetto alla possibilità che nell’area di Truncafila venga realizzata una discarica.

 

31 marzo: si dimette Claudio Caruso, capogruppo del PD al consiglio comunale di Scicli.

 

2 aprile: atto ispettivo del senatore Beppe Lumia per sapere “a quale stadio si trovi l’avvio del procedimento di valutazione dello scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di Scicli”.

 

16 aprile: Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare decreta la compatibilità ambientale del progetto denominato “Sviluppo del Campo Vega B – Concessione di Coltivazione C.C6.EO” e l’Autorizzazione Integrata Ambientale al successivo esercizio del complesso produttivo piattaforma Vega A e piattaforma Vega B (decreto n. 68/2015).

 

27 aprile: viene redatta dal Ministro Alfano la relazione che accompagna la proposta di scioglimento.

 

29 aprile: il Presidente della Repubblica decreta lo scioglimento del consiglio comunale di Scicli.

 

30 aprile: il presidente p.t. della Regione, Rosario Crocetta, dichiara che lo scioglimento si sarebbe potuto evitare scegliendo un candidato sindaco del Megafono.

 

4 maggio: l’Assessore Regionale al Territorio e all’Ambiente rilascia, con prescrizioni, giudizio di compatibilità positivo (la V.I.A.) per il progetto dell’A.CI.F. Servizi s.r.l. (D.A. n. 159/2015).

 

8 maggio: l’onorevole Assenza presenta una interrogazione – decaduta per fine legislatura – relativamente alle dichiarazioni rilasciate da Crocetta.

 

14 maggio: si insediano i commissari straordinari.

 

16 giugno: si tiene a Palermo, presso il Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti, la prima conferenza dei servizi relativa alla procedura A.I.A. per il progetto A.CI.F. Servizi s.r.l.: la commissione straordinaria non partecipa, mentre è presente, su delega, l’ingegnere Guglielmo Spanò (per il settore tecnico).

 

26 giugno: l’ingegnere Guglielmo Spanò emana la determina dirigenziale n. 244/2015 avente ad oggetto: “Variante zonizzazione del vigente PRG. Porzione sottozona E4 in sottozona E1. Deposito atti ex art. 3 L.R. 71/78 e s.m.”. La determina, però, non viene trasmessa all’A.R.T.A. per la mancata pubblicazione su tre quotidiani e sulla G.U.R.S.

 

29 giugno: viene nominato quale capo settore, in sostituzione dell’ingegnere Guglielmo Spanò, l’ingegnere Guglielmo Carbone.

 

20 luglio: il Dipartimento dell’Urbanistica dell’A.R.T.A. esprime parere favorevole al progetto presentato dall’ A.CI.F. Servizi s.r.l. (parere n. 8/2015).

 

24 luglio: Il Settore Urbanistica e Patrimonio esprime con atto a firma del capo settore, ing. Carbone, e del responsabile del servizio, ing. Spanò, parere di condivisione tecnica “con prescrizione” (ossia con richiesta di approvazione da parte della commissione straordinaria) dell’intervento proposto dall’ A.CI.F. Servizi s.r.l. (il parere viene trasmesso “per conoscenza” anche alla commissione straordinaria senza però alcuna proposta di deliberato).

 

24 luglio: si svolge a Palermo la seconda conferenza dei servizi per il progetto dell’A.CI.F. Servizi s.r.l.: assente anche questa volta la commissione straordinaria.

 

28 luglio: la Guardia di Finanza – Nucleo Polizia Tributaria di Ragusa, a seguito delle operazioni di verifica successive all’accesso del 23 maggio 2014, eleva a carico della Edison S.p.A. apposito P.V.C., contestandole di aver omesso l’accatastamento dell’intero impianto produttivo ricadente nel Campo Vega, di aver omesso di presentare le dichiarazioni/denunce ai fini ICI (anni d’imposta 2010 e 2011) e IMU (anni d’imposta 2012 e 2013) e di aver omesso di effettuare i relativi versamenti.

 

28 agosto: La commissione straordinaria delibera la concessione della cava di Truncafila al Consorzio Autostrade Siciliane a condizione che il detto ente realizzi il parco extraurbano (Del. Commissione Straordinaria n. 13/2015).

 

8 agosto: si insedia l’ingegnere Adele Giusto, sovraordinata presso l’amministrazione Comunale di Scicli per attività relative ai lavori pubblici e all’urbanistica.

 

10 settembre: si tiene a Palermo la terza conferenza dei servizi per il progetto A.CI.F. SERVIZI S.R.L.: non c’è nessuno per il Comune di Scicli.

 

15 ottobre: a Palermo si svolge quarta ed ultima conferenza dei servizi relativa al progetto A.CI.F. SERVIZI S.R.L.: assente anche in questo caso la commissione straordinaria.

 

13 novembre: Il ministero dello Sviluppo Economico rilascia la proroga decennale della Concessione C.C6.EO relativa al Campo petrolifero VEGA (PROT. NO. MS111/P/C.C6.EO).

 

30 novembre: l’ARPA Sicilia – ST1 Controlli Ambientali scrive al Direttore Generale del Dipartimento Acqua e Rifiuti per evidenziare i rilievi critici riscontrati dall’ARPA ST Ragusa in merito alla procedura autorizzativa A.I.A. relativa al progetto dell’A.CI.F. Servizi s.r.l.: “La risoluzione delle suddette criticità è propedeutica all’espressione del parere di competenza”.

 

21 dicembre: il MISE concede in via definitiva all’A.CI.F. Servizi s.r.l. una sovvenzione parzialmente rimborsabile pari a € 1.245.849,00 (decreto n. 7836/2015).

 

22 dicembre: la dottoressa Maria Antoci, direttrice dell’ARPA ST Ragusa, scrive alla sua Direzione Generale per rappresentare, con riferimento al procedimento autorizzativo A.I.A. per il progetto dell’A.CI.F. Servizi s.r.l., il permanere di alcune problematiche evidenziate nel corso dell’iter istruttorio.

 

30 dicembre: l’ARPA Sicilia – ST1 Controlli Ambientali scrive nuovamente al Direttore Generale del Dipartimento Acqua e Rifiuti, trasmettendo la nota interna del 22/12/2015, e specificando che: “Si rimane in attesa delle determinazioni che al riguardo codesta Autorità Competente vorrà assumere, in assenza delle quali questa Agenzia non potrà esprimere il parere di propria competenza…”.

 

 

2016

 

 

3 marzo: con D.D.S. n. 218/2018, il Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti concede l’A.I.A. al progetto di ampliamento presentato dall’A.CI.F. Servizi s.r.l., specificando all’interno dell’autorizzazione che: l’ARPA – Struttura Territoriale di Ragusa, con nota prot. n. 75839 del 22/12/2015, ha trasmesso parere favorevole relativamente al PMC con prescrizioni”.

 

21 marzo: il TAR Lazio conferma scioglimento del Comune di Scicli (sentenza n. 3419/2016)

 

5 aprile: durante i lavori della IV Commissione Ambiente e Territorio, grazie all’intervento dell’onorevole Giorgio Assenza, si viene per la prima volta a conoscenza dell’autorizzazione rilasciata in favore dell’A.CI.F. Servizi s.r.l.

 

16 aprile: l’onorevole Nello Dipasquale chiede al Dipartimento Regionale competente di procedere alla revoca in autotutela, previa sospensione, dell’A.I.A. n. 218/2018.

 

19 aprile: l’onorevole Nello Dipasquale fa richiesta di accesso agli atti relativamente alla documentazione della pratica autorizzativa A.I.A. n. 218/2018.

 

19 aprile: interpellanza urgente dell’onorevole Claudia Mannino (co-firmatari onorevoli Busto, Daga, De Rosa, Micillo, Terzoni, Zolezzi e D’Incà)   rivolta al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare sui criteri adottati per la concessione della compatibilità ambientale delle strutture VEGA A e VEGA B.

 

26 aprile: colloquio telefonico tra il presidente Rosario Crocetta e la commissione straordinaria avente ad oggetto l’A.I.A. n. 218/2018.

 

29 aprile: l’ARPA RAGUSA chiede al Dipartimento Acqua e Rifiuti di rettificare in autotutela il provvedimento AIA n. 218/2016 nella parte cui fa riferimento al parere positivo espresso dall’ARPA. La comunicazione è trasmessa anche al Comune di Scicli.

 

3 maggio: seduta congiunta della IV Commissione Ambiente e Territorio e della VI Commissione Salute, Servizi Sociali e Sanitari avente ad oggetto l’autorizzazione A.CI.F. (alla riunione partecipano due componenti della commissione straordinaria). Lo stesso giorno si tiene una riunione interassessoriale avente ad oggetto la medesima vicenda.

 

4 maggio: l’Assessore al Territorio e all’Ambiente, Maurizio Croce, sospende “sine die” la VIA (D.A. n. 162/GAB).

 

5 maggio: il Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti sospende, sulla base del provvedimento dell’assessore Croce, anche l’A.I.A. (D.D.S. n. 629/2016).

 

6 maggio: dichiarazioni pubbliche dell’allora Presidente della Commissione Regionale Antimafia, onorevole Nello Musumeci, sull’autorizzazione A.CI.F.: “Non può accadere che i politici locali non sappiano nulla e, chi lo crede, è in malafede. Va capito a chi serviva questa discarica, per quali fini reconditi, se il silenzio è doloso o è stato frutto di insensibilità, la vastità del fenomeno è sfuggita alla valutazione seria e concreta della politica

 

6 maggio: la commissione straordinaria scrive nuovamente a Crocetta specificando che: “l’adozione dell’A.I.A., come già riferito, non è stata preceduta da alcun deliberato di questa Commissione, circostanza che ha impedito di assicurare il necessario momento di partecipazione nei confronti della comunità interessata”.

 

6 maggio: a Scicli si tiene una manifestazione contro l’autorizzazione rilasciata in favore dell’A.CI.F. Servizi s.r.l.

 

6 maggio: si chiude con la prescrizione di tutti i reati contestati il processo penale che vedeva imputati per traffico illecito di rifiuti alcuni manager della piattaforma Vega.

 

9 maggio: Legambiente Sicilia e il Comitato di Scicli presentano ricorso per l’annullamento dell’A.I.A. n. 218/2016 (TAR Catania, ricorso n. 1011/2016).

 

10 maggio: atto ispettivo della senatrice Venera Padua avente ad oggetto l’A.I.A. rilasciata in favore dell’A.CI.F. Servizi s.r.l.

 

11 luglio: il Tribunale di Ragusa, con sentenza nr. 1422/2016, assolve l’ex sindaco Franco Susino “perché il fatto non sussiste”. Assolti anche Bartolomeo Cannella, Giovanni Di Stefano e Lorenzo Trovato). Per quanto riguarda, invece, gli altri principali imputati (Franco Mormina, Giovanni Mormina, Ignazio Mormina, Giacomo Fidone, Ugo Lutri, Renzo Gazzè e Vincenzo Tumino), questi vengono condannati, previa riqualificazione del reato contestato in quello di cui all’art. 416 c.p. (associazione semplice). Per il giudice, dunque, la proiezione esterna propria dell’associazione di tipo mafiosa non è configurabile.

 

21 luglio: il TAR CATANIA (sentenza n. 1955/2016) annulla la sospensione della V.I.A. (D.A. n. 162/GAB del 4 maggio 2016) e dell’A.I.A. (D.D.S. n. 629/2016) perché detti provvedimenti non “recano alcuna indicazione del termine di durata dell’interruzione”.

 

25 luglio: l’Assessore per il territorio e l’ambiente revoca la V.I.A. (D.A. n. 290/GAB).

 

5 agosto: l’Assessore per il territorio e l’ambiente conferma la revoca della V.I.A. del 25 luglio 2016 (D.A. n. 307/GAB).

 

6 settembre: il Libero Consorzio Comunale di Ragusa (ex Provincia) comunica all’A.CI.F. “la cancellazione dell’attività di recupero di rifiuti pericolosi e non pericolosi, in procedura semplificata, iscritta al n. 053 del registro provinciale rifiuti, esercitata nell’ impianto di contrada Cuturi di Scicli, con contestuale divieto di prosecuzione dell’attività, per mancato rinnovo della comunicazione”.

 

28 novembre: Enzo Giannone viene eletto sindaco di Scicli.

 

15 dicembre: il TAR Catania (sentenza n.3561/2016) annulla la revoca della V.I.A. disposta con il D.A. n. 290/GAB del 25 luglio 2016 e confermato dal D.A. n. 307/GAB del 5 agosto 2016.

 

2017

 

1° febbraio: il sindaco Giannone chiede all’A.R.T.A. di procedere all’annullamento della V.I.A. rilasciata nel 2015 in favore dell’A.CI.F. Servizi s.r.l.

 

22 maggio: il sindaco Giannone chiede al Dipartimento Regionale Acqua e Rifiuti di procedere all’annullamento in autotutela dell’A.I.A. rilasciata nel marzo 2016 in favore dell’A.CI.F. Servizi s.r.l.

 

11 settembre: Il Consiglio di Stato conferma lo scioglimento del Consiglio Comunale di Scicli sentenza n. 4285/2017).

 

22 settembre: la Procura Generale di Catania rinuncia all’appello proposto nei confronti di Franco Susino.

 

27 settembre: l’A.R.T.A. trasmette il D.A. n. 330/GAB del 22.09.2017 con il quale rigetta la richiesta del Comune di Scicli di procedere all’annullamento della V.I.A. (il rigetto si basa sul parere della Commissione Tecnica Specialistica per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente n. 102 del 20 luglio 2017).

 

29 novembre: interrogazione a risposta scritta 4/18669 al Ministero dell’Interno e al MISE presentata dall’onorevole Giuseppe Zappulla sulla questione A.CI.F., il 29 novembre 2017 nella seduta n. 893 della Camera dei Deputati (cofirmatari: onorevole Angelo Capodicasa e onorevole Claudio Fava).

 

21 dicembre: la consigliere comunale Resi Iurato presenta una interrogazione sull’impianto A.CI.F.

 

2018

 

15 gennaio: il TAR Catania respinge l’istanza cautelare del Comune di Scicli avverso la decisione dell’A.R.T.A. di non procedere alla revoca della V.I.A., considerando il ricorso inammissibile (ordinanza n. 34/2018).

 

16 gennaio: viene presentata all’ARS dagli onorevoli Campo, Trizzino, Palmieri, Di Paola, Sunseri, Mangiacavallo, Zafarana, Cappello, Foti, Pasqua, Zito, Ciancio, Siragusa, Tancredi, Schillaci, De Luca A., Pagana, Di Caro, Marano, Cancelleri e Fava una mozione recante: “Revoca della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per la realizzazione e gestione dell’impianto di

trattamento e di recupero dei rifiuti pericolosi e non presso il Comune di Scicli (RG)”. Mozione che verrà respinta nel corso della seduta n. 11 del 23 gennaio 2018.

 

16 gennaio: il MISE revoca all’A.CI.F. Servizi s.r.l. la quota di sovvenzione rimborsabile pari a € 872.094.30.

 

26 febbraio: interrogazione dell’onorevole Nello Dipasquale avente ad oggetto: “iniziative in merito all’attività di gestione dei rifiuti della piattaforma in C.da Cuturi presso il Comune di Scicli (RG)”.

 

1° marzo: il Comitato di Scicli trasmette alle Autorità competenti la richiesta di annullamento dell’A.I.A. n. 218/2016.

 

13 marzo: Legambiente nazionale presenta un esposto al NOE Roma per presunto inquinamento causato dall’impianto dell’A.CI.F.

 

7 maggio: a seguito dell’esposto presentato da Legambiente (nazionale e circolo di Scicli) per presunti abusi edilizi, il Genio Civile di Ragusa, dopo aver effettuato un sopralluogo presso l’impianto A.CI.F. Servizi s.r.l., decreta la sospensione immediata dei lavori abusivi (assegnando alla ditta termini di legge per far pervenire gli elaborati tecnici delle opere), in quanto non autorizzati ex art. 94 del D.P.R. n. 380/2001, e segnala l’infrazione alla competente Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa (Contravv. n. 11290; Rep. n. 58/2018).

 

18 maggio: la Corte d’Appello di Catania, con sentenza nr. 2021/2018, riformando la decisione assunta dal Tribunale di Ragusa nel luglio 2016, ritiene insussistente anche il vincolo associativo semplice e ritiene confermato l’accertamento di responsabilità, in relazione ad altri capi d’imputazione contestati, nei confronti di Franco Mormina, Ignazio Mormina, Giacomo Fidone e Renzo Gazzè. Prosciolti Giovanni Mormina, Ignazio Mormina e Vincenzo Tumino.

 

8 giugno: il NOE procede al sequestro preventivo, convalidato dal GIP del Tribunale di Ragusa, dell’impianto dell’A.CI.F. (impianto che verrà poi dissequestrato un mese più tardi).

 

14 giugno: il Consiglio Comunale di Scicli approva il seguente ordine del giorno: “Variante di zonizzazione del vigente Piano Regolatore generale – Porzione di sottozona E4 in sottozona E1” (Del. C.C. n. 60/2018).

 

10 luglio: a seguito dell’esposto presentato da Legambiente (nazionale e circolo di Scicli),

il Settore VI Urbanistica del Comune di Scicli, dopo i sopralluoghi effettuati presso l’impianto A.CI.F., ordina la sospensione immediata dei lavori per i quali sono stati riscontrati abusi edilizi (assegnando alla ditta termini di legge per far pervenire gli elaborati tecnici delle opere), in quanto privi del titolo autorizzativo (Ordinanza n. 187/R.O. del 2018).

 

30 luglio: Legambiente chiede al MISE l’integrale annullamento del finanziamento concesso all’A.CI.F. Servizi s.r.l.

 

21 settembre: il Comune di Scicli ingiunge alla Ditta A.CI.F. Servizi s.r.l. di demolire, a propria cura e spese, le opere relative all’abuso e di ripristinare lo stato dei luoghi (ordinanza n. 258/R.O. del 2018).

 

24 dicembre: l’A.CI.F. Servizi s.r.l. presenta al Comune di Scicli domanda di sanatoria.

 

2019 11 aprile: il Settore VI Urbanistica del Comune di Scicli esprime diniego al permesso di costruire in sanatoria richiesto dall’A.CI.F. Servizi s.r.l.

 

13 agosto: il Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti comunica l’avvio del procedimento di revoca e/o annullamento in autotutela del D.D.S. n. 218/2016 (D.R.A.R. n. 34389/2019).

 

3 dicembre: il Dirigente Generale del Dipartimento Urbanistica dell’A.R.T.A. approva la variante al Piano Regolatore Generale del Comune di Scicli, adottata con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 5 del 19.01.2015 avente per oggetto: “Variante zonizzazione del vigente PRG – Porzione di sottozona E4 in E1. Adozione. Approvazione.” (D.D.G. n. 327/2019), rinviando, però, alla determinazione del G.A. la decisione relativa all’area di sedime dell’impianto A.CI.F. che con l’A.I.A. n. 218/2018 è stata classifica zona omogenea “D”.

 

 

2020 10 gennaio: la Corte di Cassazione, con sentenza n. 7826/2020, conferma quanto statuito dalla Corte d’Appello di Catania nel maggio del 2018 (rideterminando, però, la pena inflitta a Fidone).

 

14 febbraio: il Servizio 8° “Autorizzazioni Impianti Gestione Rifiuti – A.I.A.”  del Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti “ritenuto che le determinazioni del Comune di Scicli e dell’Ufficio del Genio Civile di Ragusa riverberino sull’iter autorizzativo…e che, pertanto, l’atto ne risulta viziato ab origine” dispone l’annullamento d’ufficio del D.D.S. n. 218/2016 (D.D.S. n. 110/S.8-D.A.R. del 14/02/2020).

 

20 febbraio: adunanza del Consiglio Comunale di Scicli avente quale ordine del giorno: “Scioglimento del Consiglio Comunale di Scicli del 2015”. Duranti i lavori d’aula interviene il consigliere comunale Claudio Caruso secondo cui lo scioglimento poteva essere evitato con l’autoscioglimento, cioè con le dimissioni dei consiglieri.