A Ravanusa (Agrigento) in nottata sono stati individuati i corpi senza vita di altre quattro persone che risultavano disperse. La notizia è confermata dal responsabile della comunicazione dei Vigili del Fuoco.

Uno dei corpi è stato già estratto dalle macerie. Le ricerche continuano senza sosta.

I cadaveri individuati nella notte erano sotto le macerie della palazzina di quattro piani crollata. Salgono così a 7 le vittime della deflagrazione. Ieri sono stati estratti i corpi di tre vittime (leggi qui), due donne e un uomo. Mancano all’appello altre due persone che sono ancora tra le macerie.

Il primo dei tre corpi individuati, come dicevamo prima, è stato già recuperato dalle squadre di soccorso che stanno scavando anche a mani nude tra detriti e macerie. I Vigili del fuoco non si sono mai fermati, con l’aiuto dei generatori elettrici hanno lavorato tutta la notte.

L’esplosione ha fatto crollare un edificio di 4 piani e una casa attigua abitate da quattro fratelli e dalle rispettive famiglie.

AGGIORNAMENTO ORE 10:40

Due dei quattro corpi ritrovati nelle scorse ore sotto i calcinacci, sono Selene Pascariello (29 anni, ne avrebbe compiuti 30 il 17 dicembre prossimo) e suo marito Giuseppe Carmina.

I due giovani sposi, lei incinta al nono mese, erano andati a trovare i genitori di quest’ultimo, Angelo Carmina e Enza Zagarrio, che abitavano al terzo piano di una delle palazzine crollate.

Selene  e Giuseppe si erano sposati lo scorso 10 Aprile.

Con il passare delle ore la speranza di trovare persone vive  si va spegnendo.

La Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un’inchiesta sull’esplosione.

Sul posto si scava ancora senza fermarsi.

AGGIORNAMENTO ore 15:04

E’ stata localizzata l’area dove probabilmente si trovano altri due dispersi, sepolti sotto le macerie. Lo fa capire il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Agrigento Giuseppe Merendino,: «Stiamo puntando su questa zona per trovare queste ultime due persone».

I soccorritori continuano a scavare anche con le mani.

Questa mattina, a 36 ore dall’esplosione per la fuga di gas che ha distrutto 4 palazzine e ne ha devastate altre 4, è salito a sette il bilancio ufficiale delle vittime della tragedia. I vigili del fuoco hanno estratto 4 corpi: quello di Selene Pagliarello, l’infermiera incinta al nono mese che avrebbe dovuto partorire la settimana prossima, quello del marito Giuseppe Carmina e quello del suocero Angelo Carmina. Il quarto dovrebbe essere Carmela Scibetta, la moglie del professore Pietro Carmina, il cui corpo era stato recuperato ieri assieme a quello di Enza Zagarrio, la moglie di Angelo Carmina, e di Gioachina Calogera Minacori.

I quattro corpi trovati questa mattina erano tutti nello stesso punto: in quello che era il terzo piano del palazzo di quattro crollato in seguito all’esplosione. I vigili del fuoco li hanno individuati sotto una montagna di calcinacci, pezzi di cemento e tondini di ferro.

AGGIORNAMENTO ore 21:45

Si trovavano sul divano, quando è scoppiato l’inferno: i Vigili del Fuoco hanno individuato stamattina i corpi di Selene, Giuseppe, il papà di Giuseppe Angelo, e la mamma di Giuseppe Enza. Assieme a loro c’era purtroppo anche il piccolo Samuele, il bambino in grembo a Selene. Samuele, questo il nome che Giuseppe e Selene avevano scelto.

Selene, Giuseppe, Angelo ed Enza sono stati seppelliti dalla montagna di detriti del palazzo, pietre, blocchi, tondini in ferro.

«Siamo usciti, stiamo arrivando» aveva detto al telefono la ragazza al padre, che ha raccontato l’episodio ai soccorritori, dicendo loro che la figlia era già in strada, che era uscita dalla palazzina. In realtà non era così. I Vigili del Fuoco hanno scavato prima in corrispondenza di quella che era via Trilussa e solo dopo sono tornati sul palazzo. «Sarebbero bastati cinque minuti – dice commosso il comandante dei vigili del fuoco di Agrigento, Giuseppe Merendino – e si sarebbe salvata. Probabilmente stavano per uscire».

«Abbiamo sperato fino all’ultimo momento, non perché gli altri non fossero importanti ma questa ragazza è diventata un po’ la figlia di tutti e purtroppo la cosa è andata male», ammette il prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa. Quando l’hanno tirata fuori, il silenzio della mattina è stato rotto dal pianto della mamma. Nascosta dietro un camion dei vigili del fuoco, prima che la portassero lontano da quell’orrore, le urla di disperazione della donna hanno messo a dura prova anche la resistenza dei vigili del fuoco, uomini che nella vita ne hanno viste di tragedie e disastri.

Sono ancora dispersi Calogero e Giuseppe, padre e figlio.  Giuseppe, 33 anni, si trovava per caso nell’abitazione del padre.

I Vigili del fuoco, continuano a scavare, andranno avanti per tutta la notte.