Una certosina attività d’indagine condotta dagli uomini dell’Ufficio Volanti della Questura di Ragusa ha permesso raccogliere inconfutabili elementi di reità in ordine alla commissione di una truffa posta in essere nei confronti di una donna rumena, che ha subito un importante danno patrimoniale.

Alla fine del 2014, la cittadina rumena, dopo aver visualizzato, su un noto sito internet di vendite online, una autovettura di grossa cilindrata con tanto di fotografie e descrizione, aveva deciso di contattare il venditore per ottenere ulteriori delucidazioni sul mezzo. Si era recata presso il luogo ove il mezzo era posto in vendita e, dopo aver concordato il prezzo (circa 4500 euro) aveva deciso di acquistarla. Alcuni giorni dopo, la donna aveva preso possesso dell’autovettura, consegnando contestualmente un assegno di pari importo. Il venditore, in tale frangente, aveva assicurato che, di lì a breve le avrebbe inviato tutta la documentazione per consentire la regolare circolazione del mezzo.

Nonostante le assicurazioni ricevute e le continue sollecitazioni esternate dalla donna, nessuna documentazione le veniva inviata ad eccezione di presunti fogli di via semestrali che – a dire del venditore – le avrebbero permesso di utilizzare l’auto. La ricezione di tali fogli di via semestrali veniva, però, interrotta improvvisamente agli inizi del 2016 ed inutili si rivelavano le richieste di chiarimenti posto che il venditore aveva disattivato le utenze telefoniche utilizzate precedentemente.

fracchiollaLa donna, quindi, si vedeva costretta a denunziare i fatti presso l’Ufficio Volanti della Questura di Ragusa ove, il personale diretto dal Commissario Capo Filiberto FRACCHIOLLA, nonostante la presenza di scarni indizi forniti dalla truffata, riuscivano ad individuare tre soggetti, operanti nel comprensorio di Siracusa, già in passato coinvolti in analoghi episodi che, dimostrando arguzia criminale non comune, avevano raggirato la vittima alla quale, dopo averle venduto un’autovettura già cancellata dal P.R.A. avevano fornito documentazione falsa, utilizzando impropriamente la denominazione di un’agenzia di disbrigo pratiche campana.

Attraverso approfonditi accertamenti incrociati effettuati sulle banche dati in uso alle Forze di Polizia, sono stati raccolti diversi elementi che hanno portato al deferimento all’Autorità Giudiziaria di tre soggetti residenti in provincia di Siracusa, con l’accusa di truffa aggravata e falsità materiale commessa dal privato.