auto con logo dxIl tribunale di Ragusa ha disposto la confisca di un’autovettura del valore di circa 25.000 euro intestata alla moglie di un pregiudicato tunisino residente a Comiso tratto in arresto nel mese di giugno 2015 da personale della polizia di stato per detenzione e traffico di sostanza stupefacente. A seguito di quell’arresto il personale della polizia di stato in servizio presso l’ ufficio misure di prevenzione patrimoniali della divisione anticrimine della questura di Ragusa attraverso un’immediata, complessa ed articolata attività di accertamento ed indagine aveva acquisito significativi elementi idonei a comprovare che l’autovettura immatricolata nel giugno 2015- fosse stata acquistata dalla coniuge del Ben Kahla Salem per conto del medesimo – che vista la sua irregolare permanenza sul territorio nazionale non aveva potuto sottoscrivere il contratto di compravendita- con somme di denaro riconducibili agli illeciti proventi dell’attività delittuosa inerente il traffico di sostanze stupefacenti nonchè mediante la permuta di altre autovetture di cui il Ben Kahla Salem –senza giustificato motivo- aveva la disponibilità.

Ben Khala era già stato condannato due volte per detenzione illecita di sostanze stupefacenti ed ha perseverato nella sua condotta penalmente censurabile mantenendo una propensione a delinquere ed uno stabile approvvigionamento di fonti economiche dalle attività delittuose.

Con riferimento alla situazione patrimoniale e familiare, dagli accertamenti della polizia di stato, era emerso che il valore dell’autovettura era sproporzionato rispetto al reddito dichiarato e all’attività economica svolta dai coniugi e pertanto anche in considerazione di tale circostanza la sezione misure patrimoniali del tribunale di Ragusa nell’agosto del 2015 aveva accolto la proposta del questore di Ragusa disponendo il sequestro dell’autovettura e l’affidamento della stessa ad un amministratore giudiziario.
Adesso la confisca del veicolo e la valutazione dell’agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati in ordine alla destinazione al patrimonio dello stato.
Inoltre, in attuazione delle direttive impartite dal questore Gammino, la polizia di stato, nell’ambito delle attività di prevenzione delle condotte delittuose sull’intero territorio provinciale,con particolare riferimento agli esiti dell’ intensificazione dei servizi di controllo del territorio nei comuni in cui di recente si è registrata una recrudescenza di episodi criminosi, ha applicato alcune delle misure contenute nel codice antimafia.

E ancora 2 avvisi orali sono stati inflitti nei confronti di due tunisini di 28 e 29 anni domiciliati a scicli, già destinatari di segnalazioni all’autorità giudiziaria per vari reati sono stati di recente tratti in arresto da militari dell’arma dei carabinieri della tenenza di Scicli responsabili, di rissa, lesione personali e porto abusivo di un coltello. Nei confronti dei medesimi sono in corso altresì verifiche da parte dell’ufficio immigrazione della questura in ordine alla regolare permanenza dei prevenuti sul territorio nazionale.

Un altro avviso orale nei confronti di un ventiduenne di Pozzallo già destinatario di segnalazioni all’autorità giudiziaria per reati in materia di sostanze stupefacenti nonche’ per lesioni personali e minacce. Il medesimo e’ stato di recente tratto in arresto da militari dell’arma dei carabinieri della stazione di Pozzallo per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Altro avviso orale nei confronti di un trentunenne modicano già destinatario di deferimenti per reati inerenti le sostanze stupefacenti, furto con strappo in concorso ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose. Il medesimo è stato di recente sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, a cura dei militari dell’arma dei carabinieri della compagnia di modica per la cessione di sostanza stupefacente ad altro giovane che nella circostanza decedeva a seguito dell’assunzione della droga.

Un divieto di ritorno nel comune di Santa Croce Camerina e frazioni, per due anni nei confronti di un 37 enne rumeno e domiciliato a vittoria, già gravato da precedenti segnalazioni di polizia per reati contro il patrimonio e contro la persona. Il medesimo è stato nei mesi scorsi tratto in arresto dai militari dell’arma dei carabinieri di santa croce camerina per procurato allarme all’autorità, resistenza a pubblico ufficiale, rifiuto di fornire le indicazioni sulla propria identità personale e vilipendio delle forze armate.

Divieto di ritorno per tre anni a Modica e frazioni, nei confronti di 37 enne rumeno e residente a Catania, già gravato da precedenti segnalazioni di polizia per reati contro il patrimonio e contro la persona. Il medesimo è stato di recente tratto in arresto dai militari dell’arma dei carabinieri di modica per furto aggravato in concorso e resistenza a pubblico ufficiale.