Non si prospetta un Natale sereno per i lavoratori del servizio idrico di Ragusa.

Il capitolato d’appalto del servizio idrico del comune di Ragusa prevede il mantenimento di 33 unità lavorative ma attualmente ce ne sono 39: che fine faranno gli altri 6  dipendenti se la nuova ditta che si aggiudica l’appalto non può assorbire tutti? <<In base al contratto non c’è alcuna garanzia>>, ha osservazione il segretario della Filcams Cgil Salvatore Tavolino che fino a ieri sera era in assemblea con i lavoratori per concertare il da farsi. Lo stesso sindacalista era presente in Prefettura, ieri mattina, per discutere della possibilità di modificare può aggiungere la clausola di salvaguardia dei posti di lavoro ma è un’ipotesi da scartare. Il comune di Ragusa, tuttavia, ha presentato una proposta che potrebbe risolvere il problema della disoccupazione delle 6 unità: scrivere e firmare un protocollo d’intesa di concerto con sindacati e Prefettura per i lavoratori da ricollocare all’interno del comune, nel settore della manutenzione. Il patto non è stato presentato e infatti i sindacati non abbassano l’attenzione: lo stato d’agitazione rimane.  Entro 48 ore i sindacati attendo l’illustrazione del protocollo. Il 22 dicembre scade il termine della gestione del servizio e quindi entro fine anno è prevista l’apertura delle buste per l’aggiudicazione dell’appalto alla nuova ditta.

<<E sulla gestione del servizio di approvigionamento idrico si registrano disagi in città, nelle contrade periferiche e nelle zone di recupero edilizio. I cittadini sono costretti a rivolgersi ai privati e quindi a pagare molto di più per un servizio che, invece, sarebbe loro dovuto>>. La denuncia è  del consigliere comunale Angelo La Porta . Proprio in queste ultime ore il consigliere ha raccolto le pressanti lamentele di numerose famiglie, del territorio della frazione rivierasca, che ha riportato ieri sera in aula. <<Occorre una sterzata, secondo la Porta, e proprio ieri ho chiesto alla Giunta di prendere provvedimenti>>.

Su quattro autobotti solo due sono in funzione, secondo quanto ha appurato il consigliere di “Territorio”. Oltre ai malumori dei dipendenti della cooperativa, La Porta ha rilevato che è un disservizio che dura ormai da mesi.

Viviana Sammito