E’ rientrata la protesta dei netturbini, a Ragusa,  dopo l’incontro in prefettura e con il sindaco di Ragusa, Federico Piccitto, lo scorso primo dicembre. Sono stati rispettati gli accordi per mantenere tutti i posti di lavoro. Invece a Modica continua il malcontento dei dipendenti della ditta di Giorgio Puccia che hanno percepito solo 500 euro di acconto del mese di settembre, a fronte di un mandato di pagamento da parte del comune di 210mila euro.

I netturbini di Ragusa hanno ritirato la protesta: non ci sarà lo sciopero il 14 dicembre e sit-in del 15 dicembre.

Sono state date ampie assicurazioni sulla dotazione organica e sugli accordi decentrati di 2° livello, cioè, tutti i dipendenti, escluso nessuno, transiteranno nella nuova Impresa Ambientale,  e tutti gli accordi di 2° livello a  contenuto economico saranno salvaguardati. Il prefetto di Ragusa, Annunziato Vardè, è stato interessato alla vicenda che adesso si appresta ad avere un lieto fine. Il capitolato speciale d’appalto deve essere approvato dal consiglio comunale che la settimana scorsa è stato occupato dai netturbini ed il presidente, Giovanni Iacono, è stato costretto a rinviare la seduta, aggiornata a stasera.  Il clima incandescente, sul fronte rifiuti,  invece è a Modica: i 104 dipendenti della ditta Puccia hanno percepito un acconto di 500 euro del mese di settembre, a fronte di un mandato di pagamento di 210 mila euro. Da un lato il sindaco, Ignazio Abbate, in base alla liquidità di cassa, adempie ai patti firmati con la ditta mentre quest’ultima, secondo i sindacati, con le somme elargite dal comune avrebbe potuto pagare una mensilità e non un acconto.

Secondo la Uil, Giorgio Puccia, ha speso 50mila euro per dare una parte dello stipendio e gli altri 150mila euro? Il titolare dell’impresa ha spiegato che sono somme irrisorie, servite a pagare i contributi, i distributori e i meccanici. Puccia, come scritto nel capitolato d’appalto, deve anticipare tre mensilità e invece ha dato un acconto di giugno, luglio e agosto. I netturbini sono fermi a settembre, sta già maturando novembre e si pensa anche al Natale e soprattutto come pagare le altre mensilità. <<prima del 28 dicembre- secondo la Cgil – il comune di Modica non emetterà un altro mandato di pagamento>>. Giorgio Puccia ha elencato i costi che deve sostenere ogni mese: le spese mediche, gli oneri di sicurezza, oltre al trasporto. La UILtrasporti, per bocca di  Antonio Sabellini, ha chiesto un incontro al Prefetto di Ragusa, affinché intervenga per porre fine al gioco al rimbalzo delle responsabilità tra i due attori, comune e ditta, e, soprattutto, per rimediare a questo stato di assoluto sconforto e prostrazione cui sono costretti a vivere i lavoratori a causa delle loro inadempienze.  Intanto il 16 dicembre l’Urega dovrebbe, dopo 4 rinvii, aprire le buste per verificare l’idoneità delle 7 ditte che si contendono il servizio di nettezza urbana, che da anni è gestito da Puccia con continue proroghe.  Tra l’impresa e il sindaco non corrono buoni rapporti. I loro dissidi sono sul tavolo del Tar e anche al Cga, con un ricorso presentato in appello dal primo cittadino contro la vertenza di Puccia in merito alla richiesta di aumento dei costi di gestione del servizio.

Viviana Sammito