franco susino sindacoE’ alle battute finali il processo Eco che vede imputate 11 persone per l’associazione mafiosa, concorso in associazione (per Susino il sindaco dimissionario), truffa, estorsione e furto.

Lunedì la sentenza. Una vicenda durata due anni che ha portato anche allo scioglimento del Consiglio Comunale e alle dimissioni del Sindaco.

Lui, Franco Susino, chirurgo in pensione, è sereno e si gode il mare di Sampieri, in attesa di una sentenza che può cambiare il suo destino: condanna o assoluzione per una presunta connivenza tra mafia e politica nella gestione dei rifiuti solidi urbani, quando lui era sindaco a Scicli. Estraneo ai fatti si è sempre dichiarato con coscienza pulita. Non vuole parlare prima della sentenza. Attende, fiducioso nella giustizia.

operazione-eco-300x136Lunedì, 11 luglio l’ultima parola al collegio dei giudici, presieduto da Vincenzo Saito. Oggi il pubblico ministero della DDA, Valentina Sincero, a conclusione della requisitoria al tribunale di Ragusa ha chiesto 7 anni di reclusione per Franco Susino, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.  24 anni per Franco Mormina, considerato il capo dell’organizzazione criminale, che ieri in video conferenza dal carcere di Secondigliano ha accusato un malore ma oggi ha potuto partecipare regolarmente. 20 anni di reclusione sono stati chiesti dal pubblico ministero per Ignazio Mormina, Ugo Lutri, Giacomo Fidone. Dai 4 ai 6 anni per tutti altri imputati. Oggi hanno presentato la discussione finale gli avvocati delle parti civili: per il comune Ignazio Galfo e per la ditta Busso, Giuseppe Pennisi di Catania. Oggi e giorno 8 luglio tocca ai difensori degli imputati.  E’ un weekend febbrile quello si sta avvicinando per tutti i coinvolti nella vicenda Eco che ha portato alle dimissione del sindaco, Franco Susino, il 23 dicembre 2014, e lo scioglimento del consiglio comunale il 29 aprile 2015.

Lunedì le carte in tavole saranno scoperchiate e riveleranno ciò che c’è di vero in tutta questa storia di presunte relazioni mafiose tra il comune e il clan dei Mormina, che era sotto osservazione dei Carabinieri della Compagnia di Modica nel periodo che va dal maggio 2012 al settembre 2013. Dalle indagini era emerso che il sodalizio criminale, avvalendosi della forza di intimidazione e della condizione di assoggettamento in cui versavano le vittime, aveva imposto il suo controllo, compromettendone anche la regolare attività, sull’azienda che aveva l’appalto per la raccolta e gestione dei rifiuti solidi urbani per il Comune di Scicli. Le indagini hanno, altresì, permesso di far luce su gravi e ripetuti episodi di minaccia e violenza, commessi avvalendosi del metodo mafioso.

Viviana Sammito