giucaOggi era previsto lo sfratto esecutivo ma è stato posticipato al 13 aprile. Dorme da 5 mesi nel suo capannone nella zona Asi di Pozzallo. Si è auto inflitto una misura cautelare ai domiciliari per protesta. Quel capannone è suo e guai chi lo tocca. Corrado Giuca, imprenditore pozzallese, salito agli onori della cronaca per la sua intenzione di farla finita più volte, stamattina stava cospargendosi di benzina per impedire che il nuovo aggiudicatario del capannone, potesse prendere possesso dell’immobile.

La struttura di Giuca è stata aggiudicata all’asta da un imprenditore del settore dolciario per 408 mila euro, contro il milione 711 mila euro del valore reale quantificato dal Ctu, il consulente tecnico d’ufficio del tribunale. Sono arrivate le forze dell’Ordine per scongiurare l’atto estremo.

Poi dopo aver riportato la calma, Giuca con il suo legale, l’amico Mariano Ferro, leader dei Forconi, l’ufficiale giudiziario, il custode e l’imprenditore che si è aggiudicato il capannone con il suo legale. Il nuovo proprietario si è messo a disposizione per rivendere il capannone a Giuca ma lui aspetta la risposta di una banca alla quale ha chiesto l’accensione di un mutuo.

Tutto rinviato al 16 aprile.

Giuca ha da qualche mese la sua fonte di reddito: è stato infatti impiegato dalla ditta che ha in appalto i lavori di realizzazione dell’autostrada Siracusa-Gela. Ed è pronto, grazie al nuovo lavoro, a pagare il mutuo per riappropriarsi del capannone dove ha speso tutta la sua vita, dando anche occupazione.

Viviana Sammito