Ventuno operatori sanitari, in larghissima parte medici e chirurghi di almeno tre Unità Operative dell’Ospedale Maggiore di Modica(Medicina, Chirurgia e Anestesia)sono stati indagati per omicidio colposo dalla Procura della Repubblica. L’indagine è scattata a seguito di una denuncia presentata alla magistratura inquirente modicana dai familiari di Nicolò Di Rosa, un ultracinquantenne pozzallese, deceduto nel nosocomio di Via Aldo Moro lo scorso sette maggio. Il pubblico ministero, Gaetano Scollo, a questo punto, ha disposto il sequestro della cartella clinica e l’iscrizione nel registro degli indagati di quanti avevano “messo mano” al documento medico ospedaliero. La vittima era arrivata a Modica accusando dolori ed era stato ricoverato nella Divisione di Cardiologia. Qui i medici, dopo approfonditi accertamenti, avevano deciso di trasferirlo nel reparto di Medicina dove i sanitari, in effetti, riscontrarono un’ulcera e programmarono delle terapie che furono regolarmente eseguite. Al termine del ciclo, il Di Rosa fu sottoposto a nuovi esami dai quali risultò che l’ulcera non si era rimarginata e allora fu deciso di trasferire l’uomo in Chirurgia per essere sottoposto ad intervento operatorio. Purtroppo durante l’operazione chirurgica ci furono delle complicanze che determinarono il decesso del degente. La famiglia, a questo punto, ha ipotizzato che ci fossero state delle responsabilità da parte degli operatori sanitari per cui ha deciso di rivolgersi alla Procura della Repubblica per fare luce su una vicenda, per i parenti, oscura. La magistratura inquirente ha immediatamente aperto un fascicolo provvedendo al sequestro degli atti inerenti Nicolò Di Rosa. E’ probabile che nelle prossime ore sia disposta l’autopsia.

Fonte: Radio Rtm