Il certificato medico non è valido, secondo il comandante dell’aereo, e 180 immigrati non vengo fatti partire da Comiso per Bologna. La paura è il rischio di contagio dell’ebola. La notte tra sabato e domenica, i migranti, tutti africani del Burkina Faso, Senegal e Mali, erano partiti alle 4 su tre bus da Agrigento ed erano giunti a Comiso. Solo sopo altre ore di  attesa, alle 20.30 è stato  organizzato un altro volo, di un’altra compagnia che ha permesso a migranti e poliziotti di potere raggiungere finalmente Bologna, verso le 22.

“Le certificazioni – ha scritto il sindacato Consap della polizia – rilasciate dall’ASP di Agrigento e dal C.P.A. di Pozzallo sono state ritenute non idonee, non sappiamo la ragione. Chiusi i portelloni, l’aereo austriaco se ne è ripartito vuoto da Comiso – spiega il Consap -. ”Tutto questo è intollerabile – denuncia Igor Gelarda – dirigente nazionale e segretario regionale della Consap Sicilia. Vorremmo proprio sapere se (e ci muoveremo per far presentare una interrogazione parlamentare in merito) questo viaggio a vuoto lo stiamo comunque pagando. Spendiamo delle cifre inimmaginabili per questa vicenda dei migranti, ma è possibile che la spending rewiew non riguardi l’ambito dei migranti”.

”Ovviamente – dice il sindacato – anche da un punto di vista umano è stato avvilente sia per i poliziotti, che sono stati impegnati in un turno continuativo di 20 ore, in condizioni di stress psicofisico notevole. Anche perché dopo alcune ore la tensione dei migranti è cominciata a salire, stanchi di attendere, affamati ed assetati”.

Viviana Sammito