AULA-TRIBUNALE-MODICA-VUOTASi è svolta venerdì scorso la seconda udienza del processo “Eco”, al Tribunale di Ragusa.

Ad essere stato ascoltato Giuseppe Busso, titolare della ditta di Giarratana, “Ecoseib”, che ha gestito negli scorsi anni l’appalto dei rifiuti a Scicli.

Gli imputati sono 11, tra cui Franco Susino, ex sindaco di Scicli, dimessosi lo scorso mese di dicembre. I reati contestati comprendono l’associazione mafiosa, anche a titolo di concorso esterno, truffa, estorsione e furto. Alla sbarra pure Renzo Gazzè, Lorenzo Trovato Busso, Giovanni Distefano, Bartolomeo Cannella, Vincenzo Tumino, Giovanni Mormina, Ugo Lutri e Giacomo Fidone, oltre ai fratelli Ignazio e Franco Mormina.

Il processo scaturisce dall’operazione “Eco” condotta dai carabinieri e attinente al presunto condizionamento criminale vicino ad ambienti mafiosi del servizio di raccolta dei rifiuti a Scicli.

Busso ha confermato in aula le pressioni più volte ricevute da Franco Mormina, ritenuto essere dagli inquirenti a capo dell’organizzazione e che, secondo l’accusa, avrebbe imposto il suo controllo sulla gestione del servizio di raccolta rifiuti, compromettendo anche la regolare attività della “Ecoseib”, parte civile nel procedimento assieme all’associazione “Codici onlus”, “Obiettivo legalità” e Comune di Scicli. Busso ha poi raccontato anche delle intimidazioni ricevute e dei furti contro la sua azienda; e poi ancora degli ammanchi di carburante nei mezzi. 

L’udienza è sata aggiornata al 23 ottobre 2015.