Veronica Panarello, la donna accusata di avere ucciso il figlio, Loris Stival di 8 anni, è stata trasferita dal carcere a un ex ospedale psichiatrico giudiziario a Barcellona Pozzo di Gotto, nel messinese. Intanto il suo legale ritiene importanti altre testimonianze che questa volta, secondo la difesa, vedono il coinvolgimento in questo delitto del nonno paterno di Loris.

manifesto funerali lorisDeflessione timica, la totale mancanza di sentimenti con indifferenza affettiva rispetto a qualsiasi stimolo. Questa è il sintomo depressivo riscontrato dall’amministrazione penitenziaria del carcere di c.da Petrusa, ad Agrigento, su Veronica Panarello, la donna accusata di avere ucciso, con la premeditazione,  e occultato il cadavere del figlio di 8 anni, Loris Stival. Lei da venerdì mattina è ristretta, nella sezione femminile, dell’ex ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto, a Messina.

La polizia penitenziaria ha proposto l’osservazione psichiatrica dell’imputata con un’istanza presentata il 20 novembre scorso, quindi una data antecedente alla richiesta del rito abbreviato condizionato dalla perizia psichiatrica accordato dal Gup, Andrea Reale. La Panarello rimarrà nel carcere psichiatrico per massimo 30 giorni, poi tornerà ad Agrigento. Il 14 dicembre intanto è stata fissata l’udienza per la nomina dei consulenti che dovranno stabilire se la donna per i reati contestati, omicidio e occultamento, quest’ultimo ammesso dalla stessa,  era incapace di intendere o volere o è una lucida assassina, come sostiene la Procura.

Il legale della difesa, Villardita, questa mattina, contattato,  ha parlato di nuove testimonianze importanti  che sconfesserebbero la tesi di Andrea Stival, nonno Loris, secondo la quale, anzicchè trovarsi in un supermercato, come lui stesso aveva fatto verbalizzare, la mattina del 29 novembre 2014, si trovava invece nel negozio di fronte l’abitazione di Via Garibaldi, dove sarebbe stato ucciso Loris, Vanity and House, scioccato e in stato confusionale.

Gli inquirenti non hanno dato importanza a queste dichiarazioni, perché la posizione di Andrea Stival è già stata chiarita. Lo stesso, ha confermato,  di essere stato con la compagna anche nella bottega di fronte casa Stival.  Le immagini delle telecamere lo hanno ripreso e hanno confermato quanto dichiarato dal nonno di Loris. Lo Stival, secondo le testimonianze dei vicini di casa di Veronica, era molto presente nell’abitazione, tant’è che in molti pensavano fosse il marito della Panarello e non il suocero. Davide chiedeva al padre di andare in casa della moglie per accertarsi se avesse bisogno di qualcosa, considerato che lui era sempre fuori per lavoro.

Nei giorni che avevano preceduto il fermo della mamma del piccolo, la famiglia Stival aveva forti  sospetti su Veronica, finanche il suocero che, il 3 dicembre dello scorso anno, parlando con la donna, aveva riferito che ad uccidere Loris potrebbe essere stato chiunque, anche lei e per tutta riposta Veronica, presa dall’ira, gli aveva tirato addosso una bottiglia d’acqua, costringendo il suocero a lasciare l’abitazione.

Viviana Sammito