orazio fidone 1La posizione del cacciatore Orazio Fidone sul caso Loris è ancora poco chiara.

Il procuratore capo di Ragusa Carmelo Petralia ha dichiarato che l’uomo continua a rimanere indagato e lo sarà fino a quando la procura non accerterà la sua responsabilità  sull’uccisione di Andrea Loris Stival.

Sul grembiule e sul giubbotto del bambino è probabile che siano state trovate le tracce del dna del cacciatore perché lo stesso ha coperto il cadavere con il suo cappotto.

L’unica indagata per l’ omicidio e l’ occultamento è Veronica Panarello ma la Procura sta anche indagando sulla presenza di un complice.

Orazio Fidone ha trovato il corpo per caso? Questa è la domanda che da tempo si sono posto gli inquirenti che sentiranno a giorni anche Antonella Stival, la zia di Loris, che continua a chiedere il prelievo di dna di tutte le persone vicine a Loris per compararlo con quello trovato sul copro del bambino ma il procuratore vorrà chiedere alla Stival: quale dna?

Nessuna traccia sotto le unghie di Loris e secondo i primi accertamenti non è emerso nulla di significativo.

“Le tracce non sono utili ai fini investigativi o meglio  Non sono tracce non conosciute” – ha chiarito il procuratore. Il piccolo Loris sul corpo aveva solo qualche graffio sul fondoschiena, secondo il medico legale Giuseppe Iuvara,  causato dal rotolamento contro una parte ruvida dopo essere stato gettato nel canale di scolo ma nessun segno di colluttazione, quindi Loris non si è difeso da chi l’ha ucciso perché si fidava.

E mentre Francesco Villardita, il legale di Veronica Panarello, ha messo in discussione l’ora della morte il medico legale ha chiarito che l’avvocato poteva nominare un perito di parte e non l’ha mai fatto, eppure la salma è rimasta all’obitorio per 19 giorni.

Forse un paio di settimane basteranno per chiudere il cerchio sul caso Loris.

L’arcivescovo di Agrigento Francesco Montenegro, designato cardinale domenica scorsa da Papa Francesco, ha incontrato nel carcere Petrusa di Agrigento, Veronica Panarello, la donna accusata dell’omicidio del figlio Loris Stival, di otto anni. Lo ha confermato lo stesso arcivescovo all’uscita dalla casa di reclusione. “Le ho fatto visita – ha detto lapidario monsignor Francesco Montenegro, senza aggiungere di che cosa abbiano parlato – così come ho fatto con gli altri detenuti”.

Viviana Sammito