di Viviana Sammito

veronica panarelloLoris è stato ucciso con una striscetta stringi cavo. E’ un altro dettaglio che si aggiunge all’esito dell’autopsia. Il bambino, al momento del ritrovamento, indossava tutti gli abiti che aveva quella mattina, compreso il grembiule di scuola. Le indagini e le perquisizioni per risolvere il caso “Loris” si stanno concentrando sulla madre di 25 anni Veronica Panarello. 

La donna continua a sostenere di avere lasciato suo figlio a scuola: una tesi che non ha trovato riscontri dalle immagini di videosorveglianza e neanche da testimoni. Loris non è sceso dall’auto per andare a scuola ma è tornato in casa con la madre, intorno alle 9. La stessa poi intorno alle 10, ora presunta della morte del bambino, è stata vista uscire di casa con l’auto parcheggiata dentro il garage, non all’ingresso principale. Perché parcheggiare il mezzo dentro il garage solo per un’ora?

La Panarello subito dopo ha detto di essere andata ad un corso di cucina al Castello di Donnafugata.

Di Loris nessuna traccia dopo le 9 di sabato mattina. Gli inquirenti stanno anche cercando di capire se la madre facesse uso di droghe.

Sono molti i punti neri sulla reazione della madre: oltre alle sue dichiarazioni smentite dalle immagini, la donna non è entrata nella scuola a cercare il figlio dopo che non lo aveva visto uscire ma è scappata dai carabinieri, senza avvisare il maritoDavide Stival ha saputo della scomparsa del figlio su Facebook.

Poi sabato pomeriggio la donna non ha trovato le chiavi di casa quando i carabinieri hanno chiesto di fare un sopralluogo.

Ros, Sco, Scientifica e Squadra mobile, intorno alle 16, ieri sono entrati nell’abitazione degli Stival per acquisire elementi utili alle indagini: forse anche troppo tardi.  Quaderni, libri, il diario dello scorso anno e il tablet di Andrea Loris. L’avvocato della famiglia Francesco Villardita ha chiarito che sono oggetti acquisiti per esaminare lo stato psicologico del bambino. Però è stato utilizzato anche il luminol per cercare tracce ematiche. Che abbiano il sospetto che il bambino sia stato ucciso in casa? La madre non è indagata ma gli investigatori hanno passato a setaccio la sua abitazione e l’auto, la Polo nera. La notizia che Andrea abbia subito violenza in passato non trova alcun riscontro  con il carattere del bambino: bravissimo a scuola, il giorno prima aveva preso 10 in storia, amato da tutti i compagni anche se timido. Un giovane che si era integrato e che faceva sport. Nessun atteggiamento scontroso o aggressivo che possa far ipotizzare ad un bambino abusato sessualmente. Gli slip abbandonati sul marciapiede vicino all’istituto sembra opera di chi vorrebbe depistare le indagini. I cani molecolari hanno setacciato la zona sabato pomeriggio non annusando niente.  La madre sostiene che gli slip non appartengono a suo figlio, anche se prima ha detto che il colore coincideva. In ogni caso l’indumento intimo sarà analizzato dalla Scientifica, come anche il giubbotto grigio della vittima.  Sono di sicuro stati portati lì in un secondo momento. Le telecamere di video sorveglianza dovrebbero avere ripreso anche questo particolare. Si cerca ancora lo zaino di Andrea Loris.