Il Nursind interviene con una nota stampa sul nuovo riordino della rete ospedaliera. Riportiamo sotto  il documento a firma del segretario provinciale Nursind, Claudio Trovato.

claudio trovato nursind                                   Oggi sui giornali si registra il malcontento della politica locale ( Sindaci, consiglieri comunali, segretari di partiti politici  e movimenti) in merito al nuovo riordino della rete ospedaliera provinciale dettata dall’Assessorato Regionale alla Salute e da tutti gli uffici che hanno elaborato il piano di rimodulazione.

Eppure in data 31 Gennaio u.s. l’Assessore alla Salute ed il Presidente della Commissione Sanità all’ARS avevano incontrato nelle sedi istituzionali coloro che oggi si lamentano e non approvano il piano di rimodulazione, gli incontri erano stati svolti a Comiso e Scicli,  ragion per cui erano gli ospedali che avrebbero ricevuto più tagli e più riduzione dei servizi.

Adesso appare concreto e delineato che le promesse avanzate negli anni dal mondo politico regionale , dai manager e da commissari che si sono avvicendati alla guida dell’ASP, che dentro i consigli comunali si sono limitati a fare  solo disquisizioni inutili e promesse non mantenute,  da parte di chi sapeva come la storia sarebbe finita, e che parole come rimodulazione, rifunzionalizzazione, efficacia ed efficienza erano solo belle parole che dettavano la fine e la chiusura di interi ospedali.

Non voglio addentrarmi nei minimi particolari che negli anni abbiamo assistito, chiusure, accorpamenti, tagli di posti letto, tagli di personale medico,  infermieristico,  ausiliario ecc.

Ci sono stati manager premiati per il raggiungimento degli obiettivi imposti dalla Regione, cioè la chiusura e il peggioramento  dei servizi, il peggioramento delle attività assistenziali e la non volontà nell’assunzione di personale sanitario, erano questi gli obiettivi?

Oggi assistiamo al dramma, ad un ASP da troppo tempo commissariata, senza timone, dove la riunione degli ospedali qualcuno in passato l’ha già fatta senza attendere i giusti emendamenti,  per via di una selezione dei vertici che andata alla calende greche ( la selezione più farraginosa dell’Unità d’Italia). E anche se assistiamo alle nomine,  chi scrive crede sono negli atti finiti e deliberati. Per cui potremmo assistere ancora a qualche altro esoterico arcano mistero.

Si è pensato solo al taglio dei posti letto, alla lotta clandestina di chi dovrebbe dirigere le sorti dello scenario sanitario, di quante strutture complesse e semplici ( incarichi dirigenziali) da spartire.

Di tutte le vane promesse effettuate, nessuna a mia memoria è stata eseguita ed implementata.

E per fortuna il cittadino utente doveva stare al centro del cambiamento per il miglioramento dei servizi sanitari.

Qualcuno ci spieghi quali.