conf stampa guccioneTredicimila presenze in sessantuno giorni, quasi duecento visitatori al giorno, due registri di firme riempiti, decine di cataloghi venduti e ulteriori prenotazioni per la vendita.

Questi sono i numeri della mostra antologica ”Guccione, lo stupore ed il mistero del creato”.

Del bilancio della mostra si è parlato, nel corso di una conferenza stampa; erano presenti il Sindaco, Ignazio Abbate, il suo vice, Giorgio Linguanti, l’assessore alla Cultura, Orazio Di Giacomo, l’assessore alla viabilità, Pietro Lorefice, i curatori della mostra, Tonino Cannata e Paolo Nifosì e l’editore del catalogo Salvatore Schermbari (Salarchi)

“Obiettivo abbondantemente raggiunto nella qualità e nella quantità dei risultati, commentano Tonino Cannata e Paolo Nifosì, e dimostra come di questa mostra si sentiva il bisogno.

Un grande evento frutto di un lavoro sinergico realizzato, in breve tempo e nel rispetto delle regole, tra l’amministrazione comunale, che ci ha creduto fermamente, e noi organizzatori.

Il nostro ringraziamento va a Piero Guccione come persona per il grande contributo e la testimonianza forniti.

Lo spazio espositivo si aprirà d’ora in poi ad eventi di grande spessore artistico con delle proposte di consistente qualità e di lungo periodo tali che l’ex Convento dei Carmine diventi un luogo di eccellenza e di prestigio”.

La chiusura della mostra, nonostante le richieste, non poteva essere postcipata. Come sostengono gli organizzatori ciò avrebbe comportato diversi problemi: i costi di guardiania, di assicurazione delle opere, e la disponibilità dei cinquanta collezionisti che hanno messo a disposizione le opere.

“Dobbiamo molti ringraziamenti per il successo di questa mostra, commenta il sindaco, e lo testimoniano molti dati: le presenze, la buona stampa di cui ha goduto l’evento che ha proiettato Modica su scenari nazionali. Questa esperienza ci ha insegnato molto: istituiremo  una commissione scientifica per programmare in quel sito gli autori e le mostre tutti di gran livello e un altro organismo si occuperà del governo dei musei cittadini. Parliamo di Palazzo Polara, Mercedari e il castello dei Conti. La politica deve affrancarsi dalle scelte tecnico culturali rimettendole nelle giuste mani”.