di Viviana Sammito

Platea curiosa e posti occupati in ogni ordine e grado per seguire l’interessante convegno promosso dal Rotary Club di Modica al “Principe d’Aragona” a Modica, nei giorni scorsi, e voluto fortemente dal responsabile dell’U.O.C. di “Ortopedia” dell’ospedale “Maggiore” di Modica, il dr. Alfio Catalano affiancato dal dirigente medico, l’ortopedico Giuliano Giuca, insieme con la farmacista Maria Antonietta Iaconinoto.

Il dr. Catalano si è soffermato sulle fratture osteoporotiche causate da cadute perché <<sono un punto importante della patologia ortopedica che merita attenzione>>. Tra gli obiettivi: effettuare una valutazione multidisciplinare precoce e accurata al fine di stabilizzare i problemi prima dell’intervento, trattamento del dolore, degli stati confusionali acuti, prevenzione e gestione delle complicanze mediche nel post operatorio. Il responsabile di Ortopedia ha posto l’attenzione sulla cifoplastica che permette di ridurre notevolmente la frattura: <<prima si opera, prima si stabilizza, meno dolore si avverte, prima il paziente si mette in piedi e torna alla vita normale>>.

Per il dr. Giuca è importante motivare il paziente  perché “l’osteoporosi ha un notevole impatto sociale ed economico. E’ una malattia silente che può causare conseguenze, con fratture gravi, come la perdita dell’autonomia arrivando anche alla morte. E’ fondamentale una diagnosi precoce e la prevenzione”.  Il dirigente medico, Giuliano Giuca, ha concluso l’intervento rivelando il suo segreto del successo professionale e umano: “lavorare insieme nel tempo”.

A dare manforte alla sua affermazione è stato il dr. Catalano il quale ha anzi preso la palla in balzo lanciando una proposta ai vertici dell’Asp: <<dotare il reparto di figure professionali importanti quali il geriatra e lo psicologo per dare sostegno morale alle famiglie e ai pazienti che entrano in ansia a causa degli interventi chirurgici.

Il manager dell’Asp 7, Angelo Aliquò, interpellato ha risposto che “psicologi e geriatri sono già in servizio all’Asp e mi risulta che possano svolgere normalmente consulenze nei reparti che le richiedono” ma avere figure fisse di questo tipo è praticamente impossibile –  ha chiarito il direttore generale –  sicuramente per il numero già esiguo del personale Asp, ma ha rincuorato i medici e gli utenti chiarendo che “queste figure ci sono e sono nella disponibilità”.

Il Dr. Alfio Catalano insieme con tutta la valida e professionale equipe del “Maggiore” di Modica è stato il pioniere in provincia di Ragusa di un intervento di chirurgia mini invasiva all’anca in sinergia con l’istituto ortopedico “Rizzoli” di Bologna, l’eccellenza in Italia, dal quale proviene il prof. Cesare Faldini che ha seguito le fasi dell’intervento di 4 pazienti al nosocomio modicano, qualche settimana fa.

E’ la dimostrazione che la sanità iblea vanta medici di alto livello che sanno eseguire correttamente tecniche in grado di competere con ospedali di notevole profilo, con le molteplici positive conseguenze di evitare ai pazienti di rivolgersi alle cliniche del Nord per gli interventi, considerato che gli stessi vengono eseguiti in loco, facendo risparmiare denaro sia alle famiglie, contribuendo alla crescita del sistema sanitario regionale evitando la mobilità passiva.

La farmacista Iaconinoto, durante il convegno sull’osteoporosi, ha snocciolato informazioni utili per prevenire la patologia.




In questo focus proponiamo alcuni consigli ed indicazioni rese durante la sua relazione

– Osteoporosi è una malattia geriatrica o pediatrica?

Il mancato raggiungimento del picco di massa ossea pare sia il fattore di rischio più rilevante che può essere sventato con attività fisica e dieta bilanciata

-un bambino che soffre di carenza nutrizionale a scompenso metabilico – ormonale per cui non sviluppa correttamente le ossa, ha maggiori probabilità di diventare osteoporotico in età adulta

– come prevenirla: con assunzioni vitamina D, calcio, attività fisica, camminata, ballo, jogging, bicicletta o cyclette

– evitare fumo ed alcol

– l’attività fisica soprattutto di tipo motorio sportivo esercita uno stimolo meccanico alle ossa che vengono sollecitate a crescere (in età di sviluppo) e a mantenere una certa densità e compattezza

– la dieta preventiva esiste incrementando tutti quegli alimenti che possano influenzare meno la malattia. “Per quanto riguarda la sua regressione, invece, una dieta in grado di curare non esiste: possiamo stabilizzarla ad esempio bloccando il suo avanzamento”, ha spiegato la farmacista Iaconinoto.

– Non eccedere con fosforo, sodio, proteine, fibre, saccarosio, alcol etilico o con gli stimolanti come la caffeina

– si ai cibi ricchi di calcio , latte e derivati, prodotti della pesca, legumi, cereali integrai , cibi ricchi di vitamina D fegato, sopratutto di pesce come il merluzzo,

– la possibile carenza di vitamina D è dovuta a interventi chirurgici, allattamento, insufficienza epatica, renale, obesità, gravidanza, chirurgia della tiroide, mancata esposizione ai raggi solari, celiachia, morbo di crohn.

– I sintomi da carenza di vitamina D: dolore ossa e articolazioni, ossa fragili che tendono a deformarsi, difficoltà a pensare in modo chiaro, stanchezza ricorrente

Il messaggio è: “Aiutiamoci con la prevenzione”