loredana terranovaLa magistratura iblea ha bloccato il riscontro diagnostico, autopsia ai fini sanitari, che aveva disposto il manager dell’Asp 7 di Ragusa, Maurizio Aricò, che doveva essere effettuata alle 9,30 di stamattina sul corpo di Loredana Terranova.

La 49enne pozzallese è morta sabato pomeriggio dopo una serie di accertamenti svolti tra pronto soccorso e cardiologia, dove i medici hanno diagnosticato una polmonite massiva. La procura, considerati il clamore del caso e la morte sospetta, ha sequestrato il cadavere  per disporne l’esame autoptico dopo l’affidamento dell’incarico di un medico legale, che è Francesco Coco, e ha sequestrato la cartella clinica della paziente.

Il procuratore Carmelo Petralia, ha affidato il fascicolo alla pm di turno, Giulia Bisello la quale potrebbe già disporre l’esame già domattina.

“Bisogna vedere quale percorso ha avuto questa donna”, ha chiarito il capo della procura  – anche perché prima di arrivare al nosocomio modicano si era affidata alle cure di un altro medico. <<Una volta tracciato il percorso per atto dovuto la procura dovrà iscrivere i nomi degli indagati nel registro ma non sono incriminazioni nei confronti  di persone sospettate di avere commessi reati ma  per ragioni di garanzia, come il codice impone, di individuare i medici che hanno curato la vittima>>. Al momento, il manager dell’Asp 7 Maurizio Aricò ha comunicato che l’azienda non ha ricevuto alcun avviso di garanzia ma è chiaro che nelle prossime ore ci saranno degli sviluppi che porteranno, a breve, alla causa della perdita di Loredana Terranova.  La donna lavorava al centro di prima accoglienza a Pozzallo ma dagli accertamenti sembra  che, questo elemento che può fare ipotizzare la trasmissione di malattie da immigrati, non abbia influito in alcun modo sulle cause del decesso.

Viviana Sammito