Di seguito il Comunicato a firma del consigliere comunale del M5s Marcello Medica:




 «L’autorizzazione da parte del Suap del Comune di Modica alla realizzazione e all’esercizio di un impianto di produzione di biometano di origine agricola in C.da Zimmardo Bellamagna, suscita oggi assensi, perplessità, timori. Rispetto alle problematiche ad esso connesse il M5S di Modica si pone in posizione analiticamente dialettica e critica.

Ricavare energia da fonti rinnovabili è stato sempre ed è tutt’oggi uno dei punti cardini della linea politica del Movimento 5 Stelle. La sola produzione, a livello nazionale, di biocarburante da scarti di origine agricola – come nel caso in questione – potrebbe soddisfare il 12% dei consumi attuali di gas in Italia con innegabili vantaggi ambientali ed economici. La percentuale andrebbe molto oltre se alzassimo la nostra linea d’orizzonte sino a pianificare un processo virtuoso mirato al pieno sfruttamento di questa risorsa: oltre che da biomasse agricole, infatti, si può ricavare metano dai fanghi provenienti dal trattamento di liquami, dalla fazione organica dei rifiuti solidi urbani, da rifiuti agroindustriali.

La prospettiva, quindi, costituirebbe un potenziamento della ricchezza tradizionale del nostro territorio: l’allevamento e l’agricoltura; anticiperebbe la risposta ad alcune problematiche connesse allo sviluppo e al consolidamento della consequenziale industria agroalimentare su quest’area; contribuirebbe a contenere il problema dello smaltimento di rifiuti urbani e liquami.

Condividiamo Legambiente: “Può avere un ruolo fondamentale nella strategia energetica del nostro Paese per ridurre l’inquinamento dell’aria e nella lotta ai cambiamenti climatici”; “l’intero processo, grazie ad un ammendante, permette di ridare fertilità ai suoli impoveriti, senza dimenticare che è una grande opportunità economica, anche per la creazione di nuovi posti di lavoro”. “Lo sviluppo degli impianti a biometano comporta notevoli vantaggi ambientali e consente di affrontare una delle sfide più difficili della decarbonizzazione, quella della mobilità e dei trasporti”. Ed ancora il Comitato termotecnico italiano: “È in grado di evitare l’immissione di gas serra di almeno il 75% rispetto ai combustibili fossili”.

È il riannodare i fili per l’economia circolare, il rispetto dell’ambiente, la sostenibilità, le fonti energetiche rinnovabili. Sulla bontà degli impianti di biometano, pertanto, noi del M5S di Modica non possiamo che essere favorevoli.

Entrando nello specifico del progetto, la nostra attenzione si sposta sulla localizzazione e, sospendendo il giudizio sul merito, la nostra critica, ferma e decisa, va alla pianificazione territoriale: un percorso miope, spesso ceco, segnato da decennali processi asfittici che non sono stati e tutt’oggi non sono in grado né di anticipare il futuro, né di rispondere ad istanze del presente.

A Modica, come in altre zone della Sicilia e dell’intero Paese, è mancata e continua a mancare una pianificazione del territorio volta all’individuazione dei siti produttivi a vocazione agrituristica, piuttosto che artigianale, o industriale, che eviterebbe prevedibili conflitti in territori dove è sicuramente difficile fare coesistere, ad esempio aziende che operano nel settore turistico con insediamenti produttivi di tutt’altro tenore.




Rileviamo inoltre che a Modica e non solo, l’iter autorizzativo non prevede la concertazione preventiva con le comunità coinvolte, allorché in un territorio debba nascere una qualsiasi struttura produttiva, seppur utile alla collettività. Ed è in coerenza con questa visione che il M5S di Modica, insieme alle altre forze di minoranza consiliare, ha avanzato una richiesta di Consiglio Comunale in adunanza aperta allo scopo di portare all’attenzione della cittadinanza un tema di così grande rilevanza, affinché vengano forniti i necessari chiarimenti e fugati eventuali dubbi su tutte le possibili conseguenze, positive e negative, soprattutto nei confronti delle comunità viciniori al sito in questione»