prostituta nigerianaSi è fermato ieri il continuo via vai di clienti per varie prestazioni sessuali con due giovani ragazze sudamericane, tra i 30 e i 35 anni, in via Mercè, vicino alla Basilica minore della Madonna delle Grazie,  a Modica Bassa. I carabinieri hanno apposto i sigilli a due case a luci rosse.

Era stato il parroco Don Umberto Bonincontro con i residenti a denunciare una situazione di forte degrado e di preoccupazione per l’entourage che si era creato attorno a quell’abitazione.

Durante il blitz sono stati identificati alcuni clienti che hanno dichiarato di aver intrattenuto dei rapporti sessuali a pagamento con le ragazze che alloggiavano nei due immobili di via Mercè.  I Carabinieri sono entrati dentro i due immobili  ed hanno trovato due ragazze sudamericane, che hanno ammesso di prostituirsi. All’interno degli appartamenti sono stati inoltre trovati “oggetti del mestiere” di tutti i tipi, così da poter soddisfare le richieste di ogni cliente. Dalle dichiarazioni dei clienti e delle giovani prostitute è emerso un giro d’affari di rilevante entità, infatti, i prezzi oscillano dai 60 ai 250 euro a seconda delle richieste dei clienti.

Raccolti i diversi elementi di prova, i militari dell’Arma hanno proceduto al sequestro preventivo dei due appartamenti ed al deferimento in stato di libertà del proprietario degli immobili e di un secondo uomo che ha affittato le case. Entrambi sono accusati di favoreggiamento della prostituzione.

Viviana Sammito