sbarco 7Da tempo non si registravano questi numeri al centro di primo soccorso e accoglienza di Pozzallo: 713 migranti in uno sbarco solo.  Solo 300 di loro sono stati ospitati al centro di primo soccorso e accoglienza ibleo, dove sono stati rifocillati e ascoltati dalla polizia giudiziaria che, con l’aiuto di un’interprete, ha registrato il loro racconto sulla traversata della speranza.

135 extracomunitari sono stati condotti in pullman, ieri sera intorno alle 21,30, a Messina, nonostante l’emergenza idrica che da giorni ha colpito la città dello  Stretto. I migranti sono stati ospitati al Palanebiolo dal quale sono stati a loro volta trasferiti verso altre regioni circa un centinaio di migranti per garantire il turn over ed evitare il sovraffollamento.

Dodici migranti sono stati trasferiti negli ospedali di Modica, Ragusa e Vittoria: sono quattro uomini che hanno accusato malesseri generali come ipotermia e disidratazione e traumi sul corpo a causa della posizione in cui sono stati costretti a stare per almeno tre giorni su angoli angusti dell’imbarcazione con la quale sono partiti dalla Libia. Otto donne sono state condotte al nosocomio perché in stato di gravidanza e quindi per essere sottoposte ad accertamenti.

Da ieri pomeriggio, alle 15, ora in cui il pattugliatore della guardia costiera “Diciotti” è attraccato sulla banchina del porto sono iniziate le operazioni di foto segnalamento e identificazione e soprattutto le indagini per risalire all’identità degli scafisti. Nel giro di 24 ore, grazie al fiuto e all’esperienza investigativa delle forze dell’ordine, alle interpeti e soprattutto grazie ai migranti che forniscono informazioni importanti, si riesce ad avere il nome ed il cognome di chi ha condotto il natante, favorendo l’ingresso clandestino degli immigrati in territorio nazionale.

“Da quando la missione europea antiscafisti è diventata pienamente operativa sono stati individuati e consegnati alle forze di polizia 42 trafficanti e neutralizzati 41 barconi utilizzati per il trasporto dei migranti”. Lo ha detto  l’ammiraglio Enrico Credendino, comandante di EunavforMed.

Viviana Sammito

Foto: repertorio novetv