È in corso da stanotte  una vasta operazione di Polizia finalizzata al rastrellamento  e controllo delle campagne e contrade della provincia iblea. L’attività prevede l’impiego di 50 uomini, un elicottero, squadre cinofili e unità speciali addetti al controllo del territorio. In tarda mattina si avranno maggiori dettagli.

 


AGGIORNAMENTO NEWS ORE 16

Gli uomini della Squadra Mobile della Polizia di Stato di Ragusa, con l’ausilio del Reparto Volo di Palermo e delle Unità Cinofile di Catania, hanno sequestrato 4 pistole ed un fucile di fattura artigianale tutti di provenienza illecita.

Stamane, 50 uomini della Polizia di Stato hanno dato inizio ad una vasta operazione di controllo del territorio delle campagne e delle contrade più periferiche della Provincia Iblea, interessando i Comuni di Ragusa, Modica, Vittoria, Comiso, Scicli, Pozzallo, Santa Croce Camerina e le frazioni balneari. Mentre gli uomini a bordo delle Volanti e dei fuoristrada della Polizia di Stato facevano irruzione nei casolari, un elicottero del Reparto Volo di Palermo sorvolava la zona a bassa quota per verificare che nessuno si allontanasse dai luoghi oggetto del controllo. Le unità cinofile con 4 cani addestrati per la ricerca degli esplosivi davano inizio ad un capillare controllo al fine di scovare depositi di armi e/o esplosivi nei locali e veicoli rinvenuti nei 7 obiettivi oggetto del controllo.

Al termine dell’attività in contrada Pizzillo a Ragusa i cani “Asso”, “Jasper” e “Poldo”, riuscivano ad individuare un vero e proprio arsenale: 2 pistole a tamburo con matricola abrasa, una pistola semiautomatica calibro 7.65, una pistola semiautomatica di piccolissime dimensioni ma di grande capacità offensiva proveniente dal mercato illegale estero ed un fucile del tipo utilizzato per la caccia, di fattura artigianale privo di matricola.

Il complessivo risultato dell’operazione ha portato ad identificare 67 persone, 14 veicoli ed effettuare 7 perquisizioni locali e 5 personali.

Sono in corso accertamenti sull’identità del proprietario del fondo rurale dove sono state rinvenute le armi al fine di completare l’attività d’indagine appena iniziata per individuare gli utilizzatori dell’arsenale. Inoltre le armi saranno inviate alla Polizia Scientifica che effettuerà accertamenti al fine di verificare se sono state utilizzate in precedenti crimini mediate un esame balistico.