Per la rubrica “Te lo dico Io”, ospitiamo un attuale ritratto (in basso) realizzato da Simone Pacetto Paciodesigner.

 

Rappresentazione delle varie visioni di questa pandemia e di come la popolazione vive la quarantena.

In primo piano un infermiere (che rappresenta tutta la categoria dei sanitari), il quale, controllato e “tutelato” (con una semplice mascherina) dallo stato (rappresentato dal Presidente del Consiglio Conte, ormai nelle case di tutti gli italiani), indica una “strada” (quella della guarigione) invitando tutti a restare a casa.

Dietro questa figura si nota un cartello con l’invito, oramai a tutti conosciuto, “Restate a casa” il quale copre “un bambino” (rappresentazione dell’ingenuità e dell’impulsività con la quale la popolazione ha svuotato vari alimentari e ipermercati).




In basso a sinistra sono rappresentati i “Clochard” che, pur di “rispettare” le varie ordinanze, trovano casa in dei cassonetti (con annessa autocertificazione del Ministero); ad annusare questo cassonetto è un “povero” cane, costretto dal suo padrone a fare il suo ennesimo bisognino giornaliero (a innumerevoli chilometri da casa).

Sullo sfondo un enorme panino (che simboleggia il passatempo preferito degli italiani in quarantena, il cibo) letteralmente saltato da un atleta (non proprio “in forma”) obbligato ad inventarsi qualcosa per resistere alla chiusura del suo Hobby (la palestra) ed ovviamente alla tentazione del cibo.

In alto, le note musicali rappresentano la forza e l’unione che la musica sta trasmettendo tra le varie case e le varie famiglie, dove non esiste egoismo ma solo voglia di superare insieme questa difficoltà.

Infine, a chiudere il lavoro è la raffigurazione di uno dei tanti disegni realizzati dai bambini, dove l’arcobaleno (unica parte del disegno colorata) rappresenta la speranza di sconfiggere, una volta per tutte, questo nemico invisibile.

 Paciodesigner, Simone Pacetto