L’evoluzione del poker, dall’oriente alla rete
- 23 Agosto 2024 - 14:12
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Nel sentire comune il poker è considerato una disciplina autenticamente americana, una delle tante che, come il wrestling o il basket, dagli USA sono state esportate con successo in tutto il mondo. Ma l’America non è il luogo di nascita del poker, non più di quanto lo sia di tante altre discipline. Accade spesso infatti che un fenomeno, giunto negli Stati Uniti, si trasformi, e che col tempo la sua versione americana diventi quella più nota. Vale per il wrestling, diretto discendente di tanti sport di lotta e in particolare della lotta messicana, e vale per il basket, ispirato da un gioco praticato in Canada: vale anche per il poker, che vanta una storia decisamente importante prima della sua comparsa negli USA.
Il più accreditato antenato del poker è un gioco orientale del XVI secolo, ma probabilmente ancor più risalente, chiamato As-Nas. Veniva giocato su un mazzo composto da 20 o 25 carte, divise tra loro in quattro o cinque semi. Ogni giocatore riceveva dal mazzo alcune carte, note solo a lui, che potevano comporre differenti punteggi; poteva poi procedere a puntare sulla propria mano, e se la sua combinazione risultava la migliore avrebbe vinto le puntate degli altri giocatori. Anche una descrizione tanto sommaria rende perfettamente l’idea delle enormi somiglianze tra poker e As-Nas, rendendo quest’ultimo un vero e proprio poker dell’antichità.
In Europa, nei decenni successivi, compaiono giochi con regole analoghe ma giocati con mazzi di 52 carte divise in quattro semi. Assume sempre maggior importanza la strategia e il manipolare gli avversari attraverso comportamenti o particolari azioni di gioco, evitando che essi riescano a indovinare la combinazione degli altri: insomma, prende piede quello che oggi conosciamo come bluff. Nell’antico francese il termine poque indicava proprio un inganno: verosimilmente è stato proprio questo termine a dare il nome moderno al poker, in riferimento alla comune pratica di disorientare gli avversari.
Con tutta probabilità quindi il poker è giunto negli USA, dove è attestato fin dall’800, approdando nelle aree del paese dove si parlava francese: vale a dire la Louisiana e la sua capitale, New Orleans, con il suo porto tra i principali del Paese. Nei decenni seguenti il poker compare in gran parte dei territori statunitensi attraversati dal corso del Mississippi, che sfocia appunto presso New Orleans, solcato dai battelli provenienti proprio dalla città di tradizione francese. Probabilmente questo è anche il motivo per il quale il poker si gioca tradizionalmente con semi francesi, dai mazzi di carte diffusi nella zona.
A questo punto, nella seconda metà dell’800, il poker comincia a diffondersi in tutti gli USA, permettendo la nascita di diverse varianti che si rifanno proprio a nomi di territori americani. È per esempio il caso del California Lowball, variante di draw poker, dell’Omaha, specialità con common cards, e soprattutto di quella più conosciuta e praticata in tutto il mondo, la variante Texas Holdem, basata su carte comuni e diventata protagonista dei più importanti tornei di poker sportivo.
Questo gran numero di specialità, inizialmente praticate a livello prettamente ludico e ricreativo, nel corso del ‘900 ha riscosso sempre più interesse nel mondo dell’intrattenimento e dello spettacolo, fino a giungere alle prime declinazioni di poker sportivo. Si giunge così alla Las Vegas degli anni ’70, dove per la prima volta si organizza un torneo professionale di poker competitivo: è la prima edizione delle World Series of Poker, ancora oggi il più importante evento sportivo annuale della disciplina.
La spettacolarizzazione del poker sportivo è nei decenni successivi passata per la copertura televisiva, qualcosa di cui anche alle nostre latitudini abbiamo avuto esperienza durante la seconda metà degli anni 2000, ma qualche anno prima, a cavallo del nuovo millennio, stava ormai prendendo piede il fenomeno del poker online. La nascita di piattaforme specializzate, capaci di organizzare tornei estremamente accessibili attraverso i quali farsi strada nel mondo del poker professionistico, ha contribuito enormemente alla crescita di popolarità della disciplina. Ancora oggi i tornei di poker online sono quelli maggiormente diffusi e di più facile accesso, anche perché i classici tornei in presenza come le WSOP o lo European Poker Tour possono contare solo su alcune location esclusive vista la difficoltà ad aprire nuovi locali.
Se mai dovesse esserci bisogno di conferme circa l’enorme successo del poker, basta pensare alla strada che la disciplina ha percorso attraverso secoli di storia.