La Scala dei Turchi si sbriciola: centinaia di massi staccati durante il maltempo delle scorse settimane.

Le pietre sono cadute sui gradoni naturali della scogliera di Realmonte.

“L’eccessiva cementificazione tutto intorno alla famosa Scala dei Turchi ha modificato il normale deflusso delle acque meteoriche e poi l’esagerata frequentazione dei luoghi ha fatto il resto”. Lo denuncia Mareamico Agrigento, documentando “lo stato di abbandono di questo luogo candidato a patrimonio dell’Unesco. Alcuni mesi fa – aggiungono – la Scala dei Turchi era stata riaperta alla fruizione, dopo il crollo del lato est, che era stato ripristinato. Tutti devono sapere che questo è un luogo estremamente pericoloso. Soprattutto il gran numero di turisti che la frequentano non sono consapevoli del pericolo che corrono durante la sua visita. Non possiamo sempre gridare al miracolo”.




Secondo Mareamico “occorre un’operazione di responsabilità: va interdetto il versante ovest che si affaccia su lido Rossello. Ed urge una programmazione e una seria gestione del sito, con il contingentamento delle presenze. La Scala dei Turchi richiama ogni anno centinaia di migliaia di visitatori, 365 giorni l’anno, con un riverbero importante sull’aspetto turistico e di conseguenza economico del territorio, merita dunque la giusta attenzione”.