Il partito, al fine di non alimentare ulteriori sterili dibattiti, avrebbe preferito rimanere in silenzio sulle dimissioni di La Rosa da Grande Sud ma l’azione mediatica ha finito per strumentalizzare l’accaduto facendolo apparire come dannoso per il partito e ritengo, pertanto, necessario intervenire per chiarire alcuni aspetti.

A La Rosa formulo i più sinceri auguri di buon lavoro ma sentire persone notoriamente ingrate parlare di Grande Sud mi spinge a specificare che La Rosa già da tempo aveva dimostrato di essere un battitore libero e di non volersi integrare con un gruppo nuovo e che vuole crescere.

Da oggi Grande Sud non lascerà cadere nel vuoto nessuna provocazione e dato che qualche consigliere solidarizza e si congratula con La Rosa per la scelta di dichiararsi indipendente, non posso non rimarcare come sia banale enfatizzare la fuoriuscita da un partito al quale non si è mai appartenuti davvero. La Rosa stesso, infatti, ha dichiarato di non essersi minimamente impegnato per portare voti alle ultime regionali.

Grande Sud riparte dal consigliere Artini e da un folto gruppo di dirigenti che diventano riferimento di partito per una città importante come Vittoria e sarà protagonista nelle prossime competizione elettorali senza bisogno di cercare posti perché ha le sue liste. La “proclamazione di indipendenza” di La Rosa, quindi, è salutata con immenso favore perché ha tolto il partito dall’imbarazzo di scaricarlo.

La Rosa è il leader di un movimento civico che nessuno più di me può rispettare e col quale non limito le possibilità di dialogo per dinamiche provinciali. Ma il tentativo di strumentalizzare la fuoriuscita come un segnale di ulteriore debolezza di Grande Sud merita un inciso politico che si può fare partire anche dalle considerazioni del movimento di La Rosa, e sue stesse, su Giovanni Scarso, Commissario Straordinario alla Provincia Regionale di Ragusa. Fermo restando la qualità morale e professionale di un uomo che conosco personalmente, tuttavia il modo in cui svolge il ruolo che ricopre mi lascia perplesso e Grande Sud, anziché dare fiducia incondizionata nella speranza di avere una migliore interlocuzione, come altri, critica fortemente l’operato del Commissario per almeno quattro motivi: 1) per la delibera di giunta provinciale con cui è stata aumentata la RC Auto del 3,5% quando noi, in una lettera da lui ignorata, avevamo anche spiegato come evitarlo e trovare altrove le risorse ( aumento approvato, del resto, da una giunta di cui facevano parte due assessori nominati da Incardona, Minardi e Castello, e un Vice Presidente del Consiglio, Failla, che non potevano non sapere cosa stavano facendo); 2) perché siamo fortemente contrari alla chiusura di un istituto scolastico ad Ispica senza un briciolo di concertazione; 3) perché assistiamo ad una serie di prese di posizioni demagogiche e populiste come la minacciata vendita degli immobili dove insistono Prefettura, Caserma di CC e caserma dei Vigili del Fuoco; 4) perché il ruolo che svolge Scarso è simile a quello di un Presidente con la differenza che il Presidente è eletto dal Popolo.

Se La Rosa plaude all’operato di Scarso nonostante tutto ciò appare evidente che la sua strada e quella di Grande Sud dovevano separarsi per forza. Sia ben chiaro, infine, a tutti, che non si tratta di una perdita per Grande Sud ma della fine di una fase di promiscuità politica che di certo non faceva bene.

A Salvatore Artini, unico riferimento istituzionale a Vittoria, è affidato il compito di assestare un partito già presente e radicato entro la fine dell’anno. Risolvere i problemi della gente è l’unico modo di far politica che conosciamo.


ll Coordinatore Grande Sud Città di Ragusa

Responsabile tesseramento e Organizzazione Provinciale
Filippo Frasca