elicottero-carabinieriE’ la quarta vittima sul lavoro nelle ultime tre settimane, dopo gli operai di Priolo Gargallo:  Antonio Gangi, aveva 52 anni ed era di Taormina.

Secondo i primi accertamenti, il 52enne sarebbe caduto in una stiva della nave d’appoggio della piattaforma petrolifera ‘Vega’ di Pozzallo, di proprietà del colosso Edison, il galleggiante Leonis, di una società pozzallese e sarebbe morto annegato.  Il tragico incidente è avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri.

La capitaneria di porto è arrivata sul posto con un elicottero, a causa delle avverse condizioni meteo marine, intorno alle 22.30.

Stamattina è andata ad eseguire un ispezione il sostituto procuratore di turno, Alessia La Placa, che ha disposto il sequestro della salma e il trasferimento all’obitorio del cimitero di Ragusa per effettuare l’autopsia, già domani,  e stabilire la causa del decesso.  La procura ha già aperto un fascicolo e nelle prossime ore potrebbe essere iscritti i nome di eventuali indagati. E’ stato disposto il sequestro, per ulteriori accertamenti, della Leonis, un mezzo da 110.000 tonnellate ricavato dalla trasformazione della ex-petroliera, situato a  circa 1,5 miglia dalla piattaforma e ad essa collegata tramite condotte sottomarine. La procura iblea ha delegato per le indagini la capitaneria di porto e i carabinieri della compagnia di Modica, oltre allo Spresal, il Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di lavoro .

E’ la prima volta in 29 anni che si verifica un incidente mortale sul lavoro, nella piattaforma off shore.

Viviana Sammito