Il sindaco, Giuseppe Nicosia, ha inviato una lettera al presidente della Regione, Rosario Crocetta, per chiedergli un incontro con i sindaci e con i rappresentanti dei comitati No Muos, allo scopo di consegnare al capo dell’esecutivo regionale le firme raccolte contro l’installazione del sistema di radiocomunicazione satellitare a fini bellici nella sughereta di Niscemi. Riportiamo sotto il testo integrale della missiva del primo cittadino.

“Premesso che nel territorio di Niscemi è in fase di completamento un’opera edilizia della Marina Militare statunitense per la realizzazione di un sistema di radiocomunicazione satellitare a fini bellici, mobile user objective system (Muos) che avrebbe una potenza di circa due milioni di watt, localizzata all’interno della riserva naturale Sughereta, che sta suscitando grande allarme e preoccupazione nella popolazione dei territori interessati che potrebbero essere esposti alle conseguenze ed ai pericoli che deriverebbero dall’inquinamento elettromagnetico che l’impianto del Muos potrebbe causare; che, ad oggi, sono state presentate interpellanze e interrogazioni, regionali e nazionali, con richiesta di approfondimenti sulla tematica, attraverso studi e monitoraggi, per garantire la salute dei cittadini e finalizzate alla sospensione dei lavori della stazione Muos; considerato che su questo argomento è sorto un movimento spontaneo No Muos che, sulla base di studi effettuati da tecnici esperti del Politecnico di Torino, ha messo in evidenza i danni che la messa in funzione del sistema satellitare arrecherebbe alla salute dei cittadini; che anche i Sindaci dei territori limitrofi alla stazione satellitare hanno avviato iniziative contro il Muos; che in data 30.07.2012 l’Assemblea Regionale Siciliana, con odg n. 742 ha espresso la propria contrarietà alla installazione del Muos; che in data 11.09.2012, a seguito di un’audizione dei sindaci di Vittoria e Niscemi e rappresentanti del movimento le Commissioni “Difesa” della Camera e “Uranio Impoverito” del Senato, hanno condiviso le preoccupazioni dei territori rappresentati in quella sede e, in particolare, la Commissione sull’Uranio Impoverito ha convenuto di proporre agli Organi Istituzionali di competenza una moratoria per l’installazione del Muos, in applicazione del principio di precauzione; che, da parte del movimento, è stata avviata una petizione di iniziativa popolare finalizzata a bloccare i lavori della Stazione e revocare le autorizzazioni già concesse da parte della Regione; che su tale argomento più volte la S.V. si è espressa condividendo le preoccupazioni e gli allarmi lanciati dal movimento stesso, e ha sottoscritto la suddetta petizione; considerato altresì che in data 4.10.2012 il Procuratore della Repubblica di Caltagirone, Dott. Francesco Giordano, ha disposto il sequestro cautelativo dell’area interessata ai lavori del MUOS, a seguito di indagini svolte dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Caltagirone e che, successivamente, il Tribunale per la Libertà ne ha disposto il dissequestro, vanificando di fatto le battaglie condotte dai movimenti civici;

per quanto sopra esposto, chiedo, in rappresentanza dei Sindaci e dei comitati No Muos, un incontro con la S.V. Ill.ma, per consegnare le migliaia di firme raccolte attraverso la petizione popolare, al fine di addivenire, al di là dei protocolli in materia di sicurezza militare, alla revoca e alla sospensione del protocollo d’intesa sottoscritto dall’ex presidente Lombardo, perché non supportato da relazioni o accertamenti tecnici che dissipino ogni dubbio sull’effettiva pericolosità dell’installazione, i cui effetti potrebbero rivelarsi devastanti per il territorio e per la sua popolazione”.