Un 25 aprile in sordina, a causa delle limitazioni delle misure anti corona virus, il 75° della Liberazione è stato celebrato senza la presenza di cittadini. A Modica, Pozzallo, Scicli e Comiso, qui di seguito foto e video.




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A Modica il sindaco, Ignazio Abbate, presente il comandante della Polizia Locale, Rosario Cannizzaro, ha deposto una corona d’alloro al monumento ai Caduti in un’atmosfera di silenzio assoluto, di raccoglimento e di riflessione. “La Festa di Liberazione, ha dichiarato il Sindaco, è la Festa di tutti perché è la conquista della Libertà che ci ha resi uguali nella diversità delle idee di ognuno e del rispetto sacro della persona indipendentemente dal colore della pelle, della fede religiosa, dell’orientamento politico e dalle scelte sessuali. E’ una Libertà che va conquistata e alimentata coni nostri gesti e i nostri comportamenti quotidiani, perché il patrimonio di valori che si porta dietro il 25 aprile, scritto nella nostra Costituzione, possa essere trasferito indenne alle giovani generazioni.”

Da ieri sera, intanto, Palazzo San Domenico è fasciato dal tricolore.

 

“Un dovere celebrare un anniversario che ha segnato un momento di svolta per l’Italia”, afferma invece il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna.

 

Anche a Scicli è stato celebrato il 25 Aprile, due momenti, in Piazza Italia e davanti al Municipio.

 

 

È stata una celebrazione silenziosa anche quella di Comiso. “In un silenzio assoluto – ha detto il sindaco Schembari -, per fortuna, s’è persa ogni eco di inutile odio. Oggi, più che mai, la nostra Italia ha bisogno di solidarietà ed unitarietà di intenti, per una imminente ricostruzione. Ed ancora una volta la lezione mi viene dal mio amato Ungaretti”:

Cessate di uccidere i morti

non gridate più, non gridate

se li volete ancora udire,

se sperate di non perire.

Hanno l’impercettibile sussurro,

non fanno più rumore

del crescere dell’erba,

lieta dove non passa l’uomo.