Sono illegittimi gli annunciati licenziamenti di 56 dipendenti dell’Aras, l’associazione regionale degli allevatori siciliani, perché sono stati individuati vizi nella comunicazione di avvio della procedura.

A segnalarlo il sindacato nel corso di un incontro che si è svolto nella sede dell’Aras ieri pomeriggio a Palermo.

La data decisiva è il 15 dicembre perché alle 16 è stato fissato un nuovo incontro tra sindacati  e vertici dell’associazione durante il quale saranno illustrati dati economici aggiornati e il possibile ritiro dei licenziamenti collettivi. Le condizioni adesso ci sono, soprattutto dopo l’approvazione dell’Ars della norma che stanzia un milione e trecento mila euro a favore dell’Aras.

C’è anche la disponibilità di alcuni lavoratori di potere fuoriuscire volontariamente, in una sorta di prepensionamenti, e nel rispetto dell’accordo sottoscritto nell’ottobre dello scorso anno. Ieri pomeriggio tra l’altro è emersa la prospettiva di riorganizzare l’Aras per razionalizzare i servizi, intensificare l’attività di campagna nelle aziende zootecniche. Le organizzazioni sindacali e i componenti dell’Ara si sono lasciati dandosi appuntamento al 15 dicembre per affrontare in un clima costruttivo la problematica dei licenziamenti  considerando l’organigramma dei dipendenti aggiornato e completo di qualifiche ed anzianità di servizio, una serie di novità economiche e di prospettiva futura. Le condizioni per risollevare la zootecnia siciliana ci sono, se si trova l’accordo verranno salvati i posti di lavoro e gli allevatori.

Viviana Sammito