agnellino

Gli uomini della squadra mobile della polizia di Ragusa (oltre 180), insieme ai commissariati di Comiso, Vittoria, Modica e Ragusa, hanno smantellato una imponente associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, denominata “Operazione agnellino”.

Gli arrestati, secondo le prime informazioni che verranno illustrate in occasione della conferenza stampa in Questura a Ragusa (alla presenza anche del Procuratore distrettuale DDA di Catania), sono oltre venti.

Ai vertici della organizzazione criminale stavano esponenti della cosca mafiosa Dominante-Carbonaro di Vittoria ed alcuni cittadini albanesi che la importavano dal loro paese. Tra i membri dell’associazione diversi pastori, da cui il nome dell’operazione “agnellino”, attribuito dagli adepti: poiché un “agnello, è stato verificato dagli inquirenti, corrispondeva ad un kilogrammo di droga.  La base dell’organizzazione era Comiso, ma si estendeva su tutta la provincia Iblea, in particolar modo nei comuni di Scicli e Santa Croce Camerina. Il giro di affari fruttava ai sodali, secondo le prime informazioni, centinaia di migliaia di euro al mese. A termine dell’operazione gli arrestati sono stati condotti presso gli istituti di pena di Ragusa, Catania e Siracusa in attesa degli interrogatori di garanzia. All’operazione di polizia hanno partecipato anche le squadre cinofili di Catania e Palermo ed un elicottero in servizio nel capoluogo siciliano.

AGGIORNAMENTO NEWS ORE 10:30

Le indagini, avviate dalla Procura della Repubblica di Ragusa e successivamente coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, sono state condotte dalla Squadra Mobile di Ragusa con la collaborazione del Commissariato di P.S. di Comiso ed hanno interessato un periodo di tempo che va dal giugno 2011 al luglio 2012.
Le intercettazioni sia telefoniche che ambientali e i servizi di video ripresa hanno consentito di ricostruire l’organigramma dell’organizzazione, composta non solo da uomini ma anche da due donne ( mogli di due degli indagati), nonché il modus operandi; nello specifico il gruppo si riforniva di droga in Albania e poi, disponendo di una vasta rete di rivenditori al dettaglio, la immetteva sul mercato della provincia iblea.
Le modalità dello spaccio prevedevano la consegna, in piccole dosi, ai “clienti” direttamente presso le loro abitazioni o il ritiro della sostanza presso le abitazioni di alcuni degli indagati .
Addette , in questo caso , alla consegna erano proprio le due donne che simulavano di consegnare ai clienti delle buste della spesa, che invece contenevano marijuana.
Le indagini hanno anche fatto emergere singolari espedienti per eludere i controlli della Polizia : infatti , in alcuni casi , le partite di droga, provenienti dall’Albania, sono state occultate all’ interno di veicoli, che erano stati appositamente danneggiati dai componenti del gruppo e trasportati , tramite carro attrezzi, nei luoghi deputati a custodire la sostanza .

Nel corso delle indagini la Polizia di Stato, in particolare nel 2011, ha sequestrato oltre 130 Kg di marijuana.  Lo stupefacente sequestrato era confezionato in involucri di plastica del peso di 1 kg. cadauno ed occultato sottoterra nell’azienda vivaistica di proprietà di uno degli odierni arrestati.  Contestualmente all’esecuzione delle ordinanze è stata disposta, su provvedimento della Procura Distrettuale Antimafia di Catania, la perquisizione delle abitazioni degli indagati.

AGGIORNAMENTO NEWS ORE 13:30

Questi i nomi delle persone arrestate dalla Polizia nell’ambito dell’operazione antidroga “Agnellino”. Firrisi Emanuele (detto Zu Neli), 67 anni, comisano; Ferrante Antonino (detto Tony u Palermitanu), 44 anni, palermitarno, ma residente a Scicli; Hasalla Armand, albanese, 41 anni, residente a Roma; Kalemaj Roland (detto Lanj), albanese residente a Marina di Ragusa; Arrabito Bartolomea, 41 anni, nata a Cosenza, residente a Marina di Ragusa: Boschi Pieruccio, 59 anni, sciclitano; Cangialosi Rita, 67 anni, nata a Torretta (Pa), residente a Scicli; Firrisi Michele, 28 anni, nato a Comiso, residente a Marina di Ragusa; Bellassai Corrado, 44 anni, nato a Ragusa, residente a Comiso: Errigo Giovanni (detto Giovanni u Picuraru o u Spilatu), 54 anni, comisano; Giudice Francesco (detto Cicciu u Viddanu), 34 anni, vittoriese; Incremona Salvatore (detto Tatò a scimmia), 60 anni, comisano; Lauretta Giuseppe, 32 anni, comisano; Maugeri Antonio, 64 anni, nato ad Aci Sant’Antonio, residente a Comiso; Occhipinti Sebastiano (detto Vastianu Scupetta), 60 anni, camarinense; Xeka Ylber (detto Yuri), 29 anni, albanese, residente a Santa Croce; Xeka Sheptim (detto Gimmy), 34 anni, albanese, residente a Santa Croce Camerina; Saccone Giuseppe (detto Peppi u Napulitanu), nato a Torre del Greco (Na), 42 anni, residente a Vittoria; Pace Biagio (detto Biagio popi popi), comisano, 33 anni, sottoposto ad indiziato di delitto e non destinatario dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Limitatamente al traffico di marijuana sono stati arrestati Domenico Moretto (detto Mimmo), 34 anni, di Polistena, ma residente ad Areda (Roma); ed Emanuele Di Caro, 43 anni, gelese, residente a Comiso.

Due persone destinatarie del provvedimento si sono rese irreperibili e sono attualmente ricercate.