Previsto nel Decreto Rilancio un bonus a fondo perduto a favore delle imprese, delle partite Iva e dei titolari di reddito agrario. Sarà possibile richiederlo già dal 15 giugno, online la guida dell’Agenzia delle Entrate. A renderlo noto la presidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei deputati, Marialucia Lorefice, che spiega: “In attuazione dell’articolo 25 del Decreto Rilancio, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, con un provvedimento, ha definito i passi da compiere per richiedere e ottenere il contributo a fondo perduto a favore delle imprese e delle partite Iva colpite dalle conseguenze economiche dell’emergenza covid19 che ha costretto molti lavoratori ad uno stop lavorativo con effetti pesantissimi a livello economico.

Avevamo richiesto, in sede di approvazione del decreto che fossero snellite le procedure burocratiche, e così è stato. Una guida dell’Agenzia delle Entrate, consultabile online spiega, inoltre, tutti i dettagli della misura, dai soggetti interessati, al calcolo del contributo, alle indicazioni per richiederlo. Il bonus a fondo perduto -continua Lorefice- può essere richiesto dalle imprese, dalle partite Iva o dai titolari di reddito agrario, a patto che siano in attività alla data di presentazione dell’istanza per l’ottenimento del contributo. In particolare, il Decreto Rilancio precisa che non possono fruire del bonus i soggetti la cui attività risulta cessata nella data di presentazione della domanda, i soggetti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria (le cosiddette casse previdenziali), gli intermediari finanziari e le società di partecipazione, i soggetti che fruiscono del bonus professionisti e del bonus lavoratori dello spettacolo introdotti dal Decreto Cura Italia e gli enti pubblici.

Inoltre, per ottenere il bonus occorrono due requisiti: aver conseguito nel 2019 ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro e che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’analogo ammontare del mese di aprile 2019. Ci sono però due eccezioni: che il soggetto abbia iniziato la propria attività a partire dal 1 gennaio 2019, o che il soggetto abbia il proprio domicilio fiscale o sede operativa nei Comuni colpiti da eventi calamitosi, come alluvioni, ancora in emergenza al 31 gennaio 2020.




Il Bonus a fondo perduto potrà essere richiesto compilando elettronicamente una specifica istanza, come da noi richiesto molto snella, da presentare fra il 15 giugno e il 24 agosto. Per predisporre e trasmettere l’istanza, si potrà usare un software e il canale telematico Entratel/Fisconline ovvero una specifica procedura web, nell’area riservata del portale Fatture e Corrispettivi del sito www.agenziaentrate.gov.

Per quanto concerne l’ammontare del contributo basta calcolare -sottolinea la parlamentare- la differenza fra il fatturato e i corrispettivi del mese di aprile 2020 e il valore corrispondente del mese di aprile 2019, a cui si applica una specifica percentuale in relazione all’ammontare di ricavi e compensi: 20% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 400mila euro; 15% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 1 milione di euro; 10% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 5 milioni di euro.

Il contributo è comunque riconosciuto per un importo non inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche, ed è escluso da tassazione sia per quanto riguarda le imposte sui redditi sia per l’Irap. Un lavoro integrato tra il Governo e l’Agenzia delle Entrate -conclude Lorefice- che permetterà di ricevere il bonus in tempi stretti. Un importante fondo per imprese e lavoratori che hanno visto il loro lavoro colpito a causa della drammatica pandemia e della conseguente emergenza economico-sanitaria.”