corfilac 2Conferenza stampa ieri al Corfilac a Ragusa tenuta dai sindacati con i dipendenti per illustrare gli obiettivi principali del consorzio.  Lo scopo è l’aumento dello stanziamento dei fondi regionali per il 2015 e soprattutto  la liquidazione degli stipendi. I lavoratori rimangono in stato d’agitazione per gli otto stipendi arretrati ma tra qualche giorno dovrebbero essere accreditate tre mensilità.

I 45 dipendenti del Consorzio della filiera lattiero casearia di Ragusa, il Corfilac, rimangono sul piede di guerra perché da otto mesi sono senza stipendio. Ieri mattina la Funzione Pubblica Cgil,  con Salvatore Terranova, la Cisl rappresentata da Fabrizio Colonna e a Uil da Mario Di Pasquale hanno presentato ai dipendenti, insieme con Giovanni Cosentini, componente del comitato Corfilac, con delega al Personale, le contromosse per sbloccare una situazione che da anni è in fase di stallo e che fa preoccupare i lavoratori e rischia di mettere a repentaglio un ente che contribuisce allo sviluppo dell’economia siciliana. Il primo obiettivo dei sindacati è garantire, nel più breve tempo possibile, gli  otto stipendi arretrati.

Anche se dalla regione siciliana le notizie che giungono sono discordanti, come ha precisato Salvatore Terranova, della Cgil.Potrebbe arrivare buone notizie a breve in merito ad un imminente accreditamento di tre mensilità con lo stanziamento di  600mila euro.   La seconda contromossa riguarda l’aumento delle somme da accreditare al Corfilac per l’anno in corso: i sindacati hanno inviato una lettere al presidente della commissione Bilancio, il parlamentare, Vincenzo Vinciullo, con la quale hanno chiesto un’audizione per aumentare le risorse da un milione  e mezzo dello scorso anno ai due milioni e due per il 2015. La prossima settimana i tre sindacalisti incontreranno  il deputato a Palermo.

I sindacati lotteranno fino a quando le loro richieste e quelle dei lavoratori non verranno accolte perché come hanno ribadito i sindacati, la razionalizzazione deve essere applicata su enti che servono solo a sperperare denaro ma non si può tagliare il Corfilac, che è un organismo che vuole crescere e produrre. L’obiettivo finale, se si avrà la disponibilità delle risorse richiesta,  è quello di puntare sulla ristrutturazione e riorganizzazione del Corfilac.

Viviana Sammito