romina licciardiCon sentenza non definitiva di oggi, il Tribunale di Ragusa, Giudice del Lavoro, ha disposto il rigetto delle domande giudiziali formulate dalla sig.ra Romina Licciardi in danno della Camera del Lavoro di Ragusa relativamente alla richiesta di reintegrazione nel posto di lavoro ed alla pretesa nullità e/o illegittimità dell’intimato licenziamento ritenendo appieno sussistente la giusta causa nell’operato del Sindacato espressamente riconoscendo la legittimità del licenziamento intimato alla sig.ra Romina Licciardi nell’aprile del 2010.

Il Giudice del lavoro ha, altresì, rigettato in toto le pretese risarcitorie della lavoratrice relativamente alla presunta violenza denunciata dalla ricorrente ed infondata è stata parimenti ritenuta ogni lamentela rispetto a pretese ritorsioni e fatti di mobbing.

Sul piano economico, il Giudice del Lavoro ha altresì rigettato la pretesa della ricorrente volta ad ottenere il riconoscimento di differenze retributive per il livello di inquadramento e la domanda della Licciardi ha trovato accoglimento limitatamente alla regolarizzazione ai soli fini contributivi di quindici mensilità pretesamente lavorate oltre che del relativo TFR e ferie non godute: il tutto per poche centinaia di euro.

“Muovendo dal sacrosanto presupposto che le sentenze non vanno commentate, sostengono alla CGIL di Ragusa, ma soltanto applicate, si riteneva doveroso, dopo oltre tre anni e mezzo di illazioni ed insinuazioni in danno del buon nome della CGIL ragusana, rendere conto dell’epilogo di questa vicenda: a dimostrazione del fatto che chi sa attendere non corre il rischio di mettere il carro innanzi ai buoi.”

La Camera del lavoro formulerà, in ogni caso, riserva di appello in relazione ai – seppur residuali- profili economici della sentenza in questione.

 

 

Fonte: RTM