boviniStipendi bloccati da 8 mesi, nessun piano di rilancio del settore che è bloccato per una mancata riorganizzazione, nessun futuro lavorativo per i dipendenti.

E’ il quadro sconfortante presentato dai sindacati dei lavoratori Aras, l’associazione regionale degli allevatori siciliani e della zootecnia al direttore regionale Aras, Carmelo Mieli, al commissario Giorgio Biserni, alla dirigente generale del dipartimento agricoltura, Rosaria Barresi, all’assessore al ramo, Antonello Cracolici, e al presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta. Il presidente della commissione Bilancio all’Ars, Vincenzo Vinciullo, ha sollecitato, con il dirigente generale, Mieli, l’assessorato regionale all’Agricoltura per sollecitarlo a sbloccare le somme previste per il comparto, invitando anche l’assessore Cracolici ad avviare un confronto serrato con il governo perché quei 2 milioni e 600 mila euro per i dipendenti in questione, come finanziamento dello Stato, sono somme esigue diminuite di un quinto rispetto a 5 ani fa.

“Uno scellerato accordo tra stato e regione”, lo ha definito Vinciullo. Almeno ce ne vorrebbero 5 milioni. Il parlamentare Vinciullo ha anche chiarito che per l’Aras sono previsti due mandati: il primo di 733 mila euro ma 330mila euro entreranno nelle casse dell’Inps e 400 mila ai dipendenti, necessarie a pagare solo uno stipendio. Le somme, secondo il presidente Vinciullo, potrebbero essere accreditate già giovedì. Il secondo è il contributo della regione, di 251 mila euro, che andrà a Equitalia per debiti pregressi del comparto. Oltre a queste somme lo Stato ha erogato alla regione 978 mila euro per l’Aras, per consentire il pagamento di altre due mensilità, ma sono somme che devono essere accreditate: sono ferme all’assessorato al Bilancio. Vinciullo ha ricordato quando erano previsti 2 milioni e 400 mila euro per il settore allevatori e zootecnia e l’emendamento è stato bocciato con il voto segreto e il presidente dell’assemblea, Ardizzone, lo ha dunque stralciato.

Una situazione di stallo cui si sono sempre opposti i lavoratori finanche davanti all’assessore all’Agricoltura, Cracolici, che aveva presentato un disegno di legge a sostegno dell’Ente, affinchè si scorpori, dalle somme messe a bando nella finanziaria, la somma istituzionale dovuta all’ARAS per i fini statutari previsti per legge. Da quell’incontro non è stato conseguito alcun risultato: l’11 aprile il comparto si asterrà dal luogo di lavoro.

Già il 4 aprile lo avevano anticipato proclamando lo stato di agitazione dei dipendenti, i quali auspicano <<che si possa svegliare la coscienza sociale e politica siciliana per una definitiva risoluzione alle problematiche ARAS puntando ad un reale rilancio della zootecnia isolana ed a un efficientamento dei servizi al Sistema allevatori>>.

Viviana Sammito