“In seguito alle violente alluvioni che hanno colpito nel mese scorso alcuni Comuni delle province di Ragusa, Siracusa e Catania, assieme a un nutrito gruppo di parlamentari siciliani abbiamo inviato una lettera al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro e al Ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova, per chiedere il riconoscimento dello stato di emergenza e di calamità per i nostri territori”.

E’ quanto dichiarano in una nota la deputata del M5S Marialucia Lorefice, presidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei deputati, prima firmataria della lettera e il senatore Pino Pisani, Segretario della Presidenza del Senato. La lettera è stata sottoscritta dai parlamentari Cancelleri, Giarrusso, Marzana, Piera Aiello, Casa, Cantone, Ficara, Martinciglio, Davide Aiello, Cimino, Lombardo, Mollame, Pietro Lorefice, Scerra, Licatini, Anastasi, Saitta, Perconti, Drago, Papiro, Trizzino e Giarrizzo.

“Abbiamo ritenuto necessario informare il Governo in merito ai danni causati dalle avverse condizioni metereologiche che hanno provocato persino due vittime, – spiegano Lorefice e Pisani. -Abbiamo illustrato come il settore agricolo, peraltro già colpito dalla crisi economica, sia stato messo letteralmente in ginocchio, con varie coltivazioni andate distrutte a causa degli straripamenti, serre divelte e molti animali deceduti”.

“I primi sopralluoghi effettuati – scrivono i parlamentari nelle lettere – hanno stimato 350 milioni di euro di danni per il solo comparto agricolo; cifre destinate a crescere man mano che le amministrazioni comunali e la protezione civile effettueranno ulteriori verifiche. Inoltre, questa ondata di maltempo di straordinaria portata ha provocato danni ad abitazioni, infrastrutture ed attività commerciali”.

“Auspichiamo, pertanto, un sollecito intervento del Governo a supporto di tante famiglie, onesti lavoratori e aziende che hanno subito ingenti danni materiali ed economici, così da consentire una ripresa rapida delle attività ed il ripristino della regolare condizione dei trasporti e delle infrastrutture”, concludono Lorefice e Pisani.