Acate – Due persone morte annegate in un bacino artificiale
- 3 Giugno 2016 - 12:23
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Tragedia nelle campagne acatesi ieri sera. Sono stati rinvenuti cadaveri due giovani ghanesi all’interno di un bacino artificiale. Sono intervenuti i carabinieri e i vigili del fuoco ma per recuperare i corpi sono arrivati da Palermo i sommozzatori. Due i testimoni.
Sono morti annegati ieri sera, intorno alle 20,30, all’interno di un invaso artificiale per la raccolta d’acqua per l’irrigazione in c.da Chiappa, ad Acate. Sono stati risucchiati dalla melma e dal fango. Questa la fine di due giovani ghanesi di 28 anni, Isaka Drameni e di 26 anni, George Aminou: uno dei due clandestino sul territorio nazionale, l’altro era residente a Comiso. I carabinieri hanno sentito i due testimoni con l’aiuto di un interprete: hanno raccontato di essere andati la mattina nelle vicinanze del bacino per pescare: Aminou, il 26enne, è scivolato lungo la guaina all’interno dello specchio d’acqua. Drameni invece è morto mentre cercava di aiutare l’amico. Mentre ha cercato di afferrare la mano del 26enne, anche lui è stato trascinato come in un vortice dentro l’invaso. I due testimoni hanno visto morire annegati gli amici senza poter fare nulla: non c’era campo in quella zona e quindi sono trascorsi circa 20 minuti prima di chiamare i soccorsi. Sono arrivati i carabinieri della stazione di Acate e i vigili del fuoco.
I corpi sono stati recuperati stamattina alle 5 dai sommozzatori, arrivati da Palermo. Il medico legale che ha effettuato l’ispezione cadaverica, Maria Iannì, ha confermato che il decesso dei giovani è avvenuto per asfissia da annegamento. Le salme sono ancora sotto sequestro dell’autorità giudiziaria. I Militari dell’Arma hanno sentito i titolari di un ristorante che si trova nelle vicinanze e anche il proprietario dell’invaso.
Viviana Sammito