Purtroppo nessuna notizia di Daouda Diane, l’ivoriano di 36 anni scomparso da Acate lo scorso 2 luglio mentre si trovava al lavoro, in un cementificio. Le ricerche effettuate sin ora hanno avuto esito negativo, stessa sorte per gli appelli lanciati e le manifestazioni che si sono svolte l’8 e il 15 luglio, ad Acate per tenere alta l’attenzione su questa improvvisa scomparsa.

Se non ci saranno novità, venerdì pomeriggio si terrà un presidio davanti alla Prefettura promosso dal sindacato Usb.

La moglie di Daouda, Auwa, continua a chiedere notizie del marito che avrebbe dovuto raggiungerla in Costa d’Avorio il prossimo 22 luglio.

“Siamo in contatto con la donna e il fratello – spiega Michele Mililli, segretario provinciale Usb – ci chiedono continuamente novità. Non riesce a capire perché non lo si trovi e vorrebbe venire in Italia”.  Daouda Dyane aveva già acquistato il biglietto aereo.

Le indagini, coordinate dalla Procura, sono affidate ai carabinieri. I militari, con l’ausilio della protezione civile, hanno perlustrato la zona della sua scomparsa, ma l’uomo sembra sparito nel nulla.

Quel giorno, prima di sparire nel nulla, Daouda avrebbe mandato su whatsapp un video dal posto di lavoro dove denunciava le pesanti condizioni lavorative.

Non si trova neppure il suo cellulare, che risulta essere spento dal pomeriggio del 2 luglio scorso.