convegno scicli idrogeologico

Partecipazione da grande evento per il workshop operativo “Rischio idrogeologico – dall’allerta meteo alla operatività locale – protezione civile e cittadini“ organizzato a  Scicli, sabato mattina 8 marzo, nella Sala Convegni di Palazzo Spadaro, da tutti i Lions Clubs della Provincia di Ragusa, insieme al Dipartimento Regionale della Protezione Civile di Ragusa, al Comune di Scicli,  con il supporto dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Ragusa e dell’Associazione Geologi Ragusani.

Presenti la Prefettura di Ragusa con il vice Prefetto Dott. Ciarcià, dirigente dell’area Protezione Civile,  che ha portato i saluti del Prefetto dott. Verdè. Rilevante anche la presenza del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale con il Presidente nazionale di ASSODIMA, l’associazione nazionale dei Disaster Manager Sergio Achilli.

Oltre al Sindaco Di Scicli, presenti anche il Sindaco di Giarratana Giaquinta e il Sindaco di Pozzallo Ammatuna. La giornata è stata coordinata e moderata dall’ing. Giovanni Iacono, Presidente del Lions Club di Scicli, club delegato all’organizzazione dell’evento.

Presenti gli officies provinciali del Lions Club, con in testa il Dott. Adolfo Ferro Presidente della 6^ circoscrizione e promotore della giornata, che si inquadra nell’ambito del Service Distrettuale dei Lions Clubs “La cultura della Prevenzione”. All’apertura dei lavori il Presidente Iacono ha presentato un emozionante video sulla tragedia di Giampilieri (Me) in cui una violenta alluvione causò, nel 2009, ben 37 vittime. Nella sua relazione introduttiva Iacono ha ricordato come l’Italia sia un Paese ad alto rischio. Terremoti, alluvioni, frane, eruzioni vulcaniche, incendi. Rischi naturali cui si sommano a quelli legati alle attività dell’uomo, che contribuiscono a rendere fragile il nostro territorio.

Il Dott. Nello Lo Monaco Direttore del Dipartimento Regionale dei Protezione Civile di Ragusaha parlato di previsione e prevenzione dei rischi, soccorso delle popolazioni colpite, contrasto e superamento dell’emergenza e mitigazione del rischio. Sono le attività di protezione civile.Obiettivi principali di queste attività sono la tutela delle persone e la salvaguardia del territorio.

L’attività di previsione – svolta con il concorso di soggetti scientifici e tecnici competenti – mira a valutare gli scenari di rischio e, quando possibile, a preannunciare, monitorare, sorvegliare e vigilare gli eventi e i livelli di rischio attesi.

Allertamento, pianificazione, formazione, informazione alla popolazione, esercitazioni e applicazione della normativa tecnica sono i principali strumenti di protezione civile per la prevenzione dei rischi sul territorio e hanno l’obiettivo di evitare o limitare i danni in caso di emergenza.Quindi il dott. Carmelo Orlandi, che è uno SMEM, Social Media Emergengy Manager, ha affrontato con grande competenza e coinvolgimento degli intervenuti, il tema della comunicazione nelle emergenze. Ha ricordato come in Sardegna, nel novembre scorso, proprio l’inefficienza di corretto sistema delle comunicazioni ha determinato un così alto numero di vittime. Infatti l’allerta meteo era stata inviata ai comuni, via fax, di domenica pomeriggio. Ovviamente, con tutti i piccoli Comuni che non hanno un uffici di protezione civile aperti 24H sette giorni su sette, non l’ha letta nessuno, e quindi il disastro con 16 morti. Orlandi ha illustrato i nuovi sistemi di comunicazione nella Protezione Civile legati all’utilizzo dei Social Media Network come Facebook o Twitter. Ha presentato con efficacia come vengono utilizzati questi strumenti di comunicazione quasi istantanea, ponendo l’accento sul fatto che è necessario che siano le autorità locali ad intestarsi questi sistemi al fine di dare certezza alle informazioni circolanti in tempo reale sui social network, adoperando degli account ufficiali.

Infine il Disater Manager del Comune di Scicli, Ignazio Fiorilla, in un appassionato intervento ha mostrato tutte le criticità ambientali di un territorio, come quello di Scicli, altamente delicato dal punto di vista idro-geomorfologico.

Tutto il workshop è stato riperso in diretta streaming su youtube all’indirizzo protezionecivilescicli. Nel corso dei lavori il gruppo dei volontari di protezione civile comunale ha simulato un intervento di protezione civile con allerta diramata tramite sms, che ha coinvolto tutti gli intervenuti al Workshop operativo. Il lavori del Workshop sono stati conclusi con il lancio della proposta di un progetto sperimentale chiamato “Protezione Civile 2.0”, di concerto con il Dipartimento Regionale di Protezione Civile di Ragusa, la Prefettura di Ragusa e le protezioni civili comunali della Provincia iblea, per l’utilizzo ufficiale e consapevole dei Social Media Network nella gestione delle emergenze e nella Protezione Civile. Un modo nuovo di fare prevenzione che è già in corso di sperimentazione alla Provincia di Alessandria e nella Città di Modena. Il sistema permette di condividere le informazioni, migliorare la sicurezza e la qualità della vita, permette la collaborazione tra cittadini ed istituzioni (reta cittadini-istituzioni), facilita risposte sociali più efficaci, insomma informare per essere informati.

Si  è fatto prevenzione, per non parlare di rischio idrogeologico solo dopo che ci sono i morti…Giampilieri docet.