da La Sicilia

di Carmelo Riccotti La Rocca




Un altro pattugliatore della Guardia di Finanza è approdato ieri a Pozzallo con 116 migranti a bordo. «Pozzallo – ha commentato il sindaco Roberto Ammatuna appena appresa l’informazione dell’arrivo – rappresenterà ancora una volta un luogo di transito. Qui non possiamo ospitare più nessuno». Sono i migranti trasferiti da Lampedusa per fare spazio in un hotspot ormai stracolmo fino all’inverosimile. Dal Viminale hanno comunicato che in due giorni dall’Isola agrigentina, ne sono stati trasferiti oltre 400. Di questi, 236 sono passati da Pozzallo. Se i 42 migranti bloccati a Punta Secca dopo lo sbarco di Caucana, sono stati trasferiti a Catania, i 120 arrivati nel primo pomeriggio di mercoledì nel porto di Pozzallo, sono stati portati al Centro d’Accoglienza “Don Pietro” di Contrada Cifali, tra Ragusa e Comiso. I migranti, tra l’altro, hanno vissuto una vera e propria odissea, costretti a passare la notte in banchina. Il loro trasferimento nel Centro ragusano, infatti, è avvenuto solo nella mattinata di ieri e ciò pare sia stato dovuto a problemi legati alla convenzione per la gestione del trasporto in pullman dei migranti che approdano in provincia di Ragusa.

 


Più fluide le operazioni di ieri con i migranti che, dopo le operazioni di sbarco terminate intorno alle 16, sono stati trasferiti nei centri di Messina ed Enna. Il sindaco di Pozzallo, dunque, non arretra di un millimetro e continua a ripetere che

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