ingalaLa Polizia di Vittoria e la Squadra Mobile di Ragusa hanno arrestato un pregiudicato per detenzione di armi e munizioni rubate.

Squadra Mobile e il Commissariato di Vittoria, dopo i furti di armi ed i colpi esplosi la scorsa notte ai danni dei veicoli di proprietà di un incensurato, hanno recuperato due fucili rubati.

La polizia di Vittoria e la Squadra Mobile di Ragusa hanno trovato e sequestrato, nel corso di una perquisizione in un’azienda agricola, armi risultate rubate qualche giorno fa a Vittoria e Ragusa, tra cui un fucile che potrebbe essere stato utilizzato poche ora prima per l’atto intimidatorio nei confronti di un operaio vittoriese.

E’ stato arrestato il vittoriese di 34 anni, Giuseppe Ingala, al momento solo per la detenzione illegale di armi comuni da sparo e munizioni e per ricettazione. La polizia sta continuando le indagini  nei confronti dell’arrestato anche per verificare se è stato lui ad esplodere i colpi la scorsa notte ai danni di due veicoli di proprietà di un operaio incensurato vittoriese.

Il fucile da caccia, secondo gli investigatori, potrebbe essere stato utilizzato per sparare contro il parabrezza di un furgone e sul cofano di una 156, di proprietà della stessa persona. Dalle telecamere di video sorveglianza si nota un solo soggetto arrivare a pied che spara e si allontana velocemente.  La Squadra Mobile ed il Commissariato di Vittoria hanno ascoltato la vittima e diverse persone informate sui fatti ed è stata esclusa la matrice mafiosa o connessa a fatti di criminalità organizzata.

Gli investigatori hanno visionato decine di immagini estratte dagli impianti di videoregistrazione così da acquisire informazioni per poter effettuare alcune perquisizioni. I due fucili erano stati occultati in due diverse parti del caseggiato sotto la plastica dismessa, così come le numerose munizioni. Le armi erano state nascoste con molta cura  da Ingala.

Quest’ultimo e gli altri soci della cooperativa sono stati condotti negli uffici della squadra mobile.  La Polizia Scientifica ha sottoposto ai rilievi foto dattiloscopici tutti i proprietari dell’azienda agricola denunciandoli in stato di libertà, traendo in arresto solo Ingala che ha ammesso le proprie responsabilità ma solo sulla detenzione illegale.  Continuano le indagini per accertare l’identità dell’autore dell’atto intimidatorio.

Viviana Sammito

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