Svolta nella vertenza SPM a Modica. Il Ministero del Lavoro ammette alla cassa integrazione in deroga i lavoratori delle Municipalizzate, dopo la vertenza Gesip a Palermo. Sindaco e vertici SPM intervengano subito per consentire l’accesso agli ammortizzatori sociali anche ai lavoratori modicani della municipalizzata. Smentito dal Ministero il risultato dell’incontro fra Amministrazione Comunale e Crocetta che avrebbe penalizzato i lavoratori della Spm.

“Ancora una volta – dice l’ex sindaco, Piero Torchi – assistiamo all’incapacità di affrontare e risolvere con determinazione problemi gravi che riguardano al città, i lavoratori dell’indotto comunale e il mantenimento dei livelli occupazionali. Contrariamente, infatti, a quanto negativamente risposto dal Presidente della Regione, Crocetta, alla delegazione dell’Amministrazione comunale modicana che chiedeva la possibilità di accedere alla cassa integrazione per i lavoratori della Spm che vedono a rischio il loro immediato futuro occupazionale, il Ministero del Lavoro, rispondendo a un analogo quesito posto dal Comune di Palermo per i dipendenti della GESIP, ha espressamente dichiarato che “non esistono motivi giuridicamente validi per escludere i lavoratori ex Gesip e delle aziende municipalizzate dalla Cassa Integrazione in deroga; si tratta ormai di un dato chiaro e certificato”.

Una posizione netta e definitiva che sgombra il campo da ogni equivoco e che deve indurre anche l’inerte Amministrazione Comunale di Modica e la SPM ad intraprendere ogni azione utile ed indispensabile per accedere alla Cassa, con grande sollievo dei lavoratori interessati, e delle centinaia di famiglie modicane che, tra diretto ed indotto, temono di perdere quella che, spesso, è l’unica occasione di sostentamento.

Richiedere ed ottenere qui fondi sarà anche un’occasione di riscatto fondamentale e indispensabile, dopo che proprio per finanziare la cassa integrazione della Gesip e di altre aziende siciliane, erano stato revocati i finanziamenti di alcune importanti opere, tra le quali il Museo di Palazzo dei Mercedari a Modica, drenando fondamentali risorse del nostro territorio verso le altre aree dell’Isola, penalizzando in maniera irreversibile il territorio.

In questa vicenda non possono essere accettate dalla regione né scuse, né ritardi, né ulteriori dubbi: la casa integrazione per i lavoratori della SpM è possibile e deve diventare realtà.