Non luogo a procedere, questa è la sentenza emessa dal giudice monocratico del Tribunale di Modica, Antongiulio Maggiore, per intervenuta prescrizione in riferimento al caso “Icom”.

La prescrizione  è arrivata per cinque persone, tre dipendenti comunali di Scicli, Ignazio Civello, ex dirigente del Comune di Scicli oramai trasferitosi in altra sede, Guglielmo Spanò ed Antonio Bonincontro, funzionari dell’ente civico, oltre ai legali rappresentanti della Icom, l’impresa che gestiva la discarica di san Biagio di Scicli, che fu utilizzata oltre che dalla città, anche dai comuni di Modica, Ispica e Pozzallo, e cioè Sergio Bramini e Roberto Scalone.

I fatti si riconducono al periodo compreso tra il mese di novembre e quello di dicembre del 2005. In buona sostanza avrebbero gestito, condotto ed autorizzato la discarica di San Biagio introducendovi rifiuti speciali provenienti da demolizioni, costruzioni e manufatti, tutto materiale proveniente da attività edile, senza le prescritte autorizzazioni. Spanò e Bonincontro, tra l’altro, rispondevano dell’accusa di avere utilizzato un terreno attiguo a quello dov’è ubicata la discarica come bacino di contenimento. .