leu ene CL. 72Prosegue senza sosta l’attività di prevenzione e di repressione dei reati nel territorio della giurisdizione della Compagnia Carabinieri di Vittoria.

L’intenso lavoro, in stretta collaborazione con la Procura della Repubblica presso il Tribunale ibleo, ha consentito, nel pomeriggio di ieri di dare esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di un pregiudicato rumeno, Leu Ene, 43 anni, ritenuto responsabile, in concorso con altri due individui in fase di identificazione, dei reati di rapina e lesioni personali aggravate in concorso, perpetrati a Vittoria lo scorso 5 ottobre ai danni di un 35enne originario del Marocco.

Le indagini sono iniziate dopo che l’uomo è stato soccorso da un’ambulanza del 118 e ricoverato presso l’Ospedale Guzzardi a seguito di una violenta rapina, perpetrata da alcuni rumeni in Contrada Alcerito, durante la quale il marocchino aveva riportato un grave trauma cranico, la frattura di una costola e ferite in tutto il corpo giudicate guaribili in 30 giorni, ed era stato derubato del proprio motorino.

Immediatamente i Carabinieri della Stazione di Vittoria, avuta contezza della notizia di reato, hanno avviato mirata attività tecnica al fine di ricostruire l’evento e di ovviare, in tal modo, alle iniziali difficoltà legate al fatto che quanto era accaduto si era verificatosi in campagna e, quindi, in un luogo isolato dove non erano presenti telecamere o sistemi di videosorveglianza da cui estrapolare immagini utili all’individuazione dei rei. Tuttavia, grazie alla testimonianza resa dalla parte offesa, nonché da quelle di alcune persone che avevano notato alcune persone allontanarsi furtivamente con un motociclo e a piedi, e a quanto assunto grazie alle attività d’intercettazione poste in essere, i militari hanno potuto ricostruire una prima descrizione fisica dei presunti responsabili. Successivamente, grazie all’individuazione fotografica fatta dalla parte offesa, avvalendosi dei fascicoli fotografici, si è riusciti a dare un nome ad uno dei responsabili, appunto Leu Ene, finchè, a conclusione della complessa e articolata attività d’indagine, il Gip del Tribunale di Ragusa, nella persona del dott. Andrea Reale, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica, dott. Gaetano Scollo, concordando pienamente con le risultanze investigative acquisite, ha emesso la misura limitativa della libertà personale a carico del 43enne.

Il pregiudicato, ricercato attivamente da diversi giorni dai Carabinieri, una volta rintracciato, è stato arrestato e, dopo averlo condotto nella caserma di via Giuseppe Garibaldi e aver espletato le formalità di rito, lo hanno sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per i provvedimenti di competenza. Gli altri soggetti, responsabili in concorso dei reati contestati al rumeno, sono in fase di identificazione e, pertanto, le indagini, tuttora in corso, sono suscettibili di ulteriori sviluppi.