Per il Gip del tribunale di Ragusa, dottor Giovanni Giampiccolo, che ha accolto la richiesta dell’allora Procuratore Carmelo Petralia, non ci fu istigazione al suicidio. Chiuso così il caso della morte del vittoriese Giovanni Guarascio, il muratore che all’età di 64 anni, si versò addosso liquido infiammabile e si diede fuoco per evitare che la sua casa venisse venduta all’asta.

Il fatto nel maggio del 2016.