Antonella Ragusa è la nuova presidente Fidapa (Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari) della sezione di Vittoria. Presso la sala convegni del ristorante Habanero di Comiso è avvenuta la cerimonia del “passaggio delle consegne” delle cariche. L’associazione femminile, operante nel mondo da 90 anni circa, in Italia è organizzata in 302 sezioni, con 11.300 socie iscritte, a Vittoria ha più 60 iscritte aderenti.




La sezione di Vittoria si è distinta nel corso degli anni per una lunga serie di iniziative, tutte finalizzate alla crescita e promozione della donna, ma anche della società in tutte le sue sfaccettature.

La presidente uscente, Giusy Sferrazza, nel lasciare l’incarico ricoperto per due anni, ha rievocato le attività svolte dall’associazione    durante la sua presidenza con l’ausilio di un video che ha ripercorso tutte le iniziative svolte in questo biennio.  Dopo la rituale consegna della “spilla” la neo presidente Ragusa ha preso parola. La lieve emozione iniziale dura pochissimo. Il suo discorso d’insediamento è tutto improntato su una linea chiara e netta: continuità e innovazione. Illustrando il programma che intende attuare nel prossimo biennio, dimostra di avere le idee abbastanza chiare. “Il mio compito”- ha premesso – “è quello di seminare idee vincenti che mirino a migliorare la condizione delle donna, valorizzandone le competenze e la piena consapevolezza del proprio potenziale, nel segno della continuità e dell’apprezzamento di quanto fin qui è stato fatto.”

Ricca di esperienza acquisita in tanti anni, lavorando sempre tenacemente, ha definito “affascinante” il percorso che si accinge a intraprendere. Un aggettivo che più eloquente non potrebbe.

I valori che intende rispettare?
Non ha dubbi Antonella Ragusa. La coerenza tra il dire e il fare, privilegiando la progettualità, il lavoro di squadra, la condivisione; il tutto, condotto con entusiasmo e determinazione nel raggiungere gli obiettivi che, passo dopo passo, ci daremo, per riuscire a realizzare un programma atto ad arricchire la nostra comunità, nonché la sezione stessa”.

Le linee programmatiche cui si atterrà nell’arco del biennio?
L’elenco delle cose da fare è lungo. Sintetizziamo al massimo.
Intanto si tratta di un programma tracciato sulla falsariga del tema che la Fidapa Nazionale si è prefissato di seguire nel prossimo biennio. Il titolo impegnativo “Promuovere politiche di sostenibilità e di protezione sociale per favorire una crescita economica inclusiva per l’uguaglianza di genere”, dà la possibilità di mettere tanta carne al fuoco.

“Sono parecchie le sfide che ci attendono e sin da adesso sono pronta, anzi, siamo pronte per affrontarle”, assicura la neo presidente. Cercando sempre una costruttiva collaborazione anche con altre associazioni, con enti radicati nel territorio e soprattutto con la scuola.

Una particolare attenzione sarà data alla conoscenza e allo sviluppo dell’imprenditoria al femminile e non, presente sul territorio.  Una particolare attenzione sarà dedicata anche alla formazione per la salvaguardia della salute. Alcuni progetti sono previsti per divulgare e mettere in atto la “Carta della Bambina”al fine di una maggiore consapevolezza di trovarci in una società in cui si parla ancora di uguaglianza tra uomo e donna. “È essenziale smettere di alimentare l’idea della donna – conclude la presidente Ragusa – come persona che deve compiacere gli altri, senza aspettative né bisogni personali. Dobbiamo riprendere in mano la nostra identità, toglierci quella maschera che a volte indossiamo da sole, e rivendicare il nostro diritto a vivere la nostra vita come meglio crediamo. Tuttavia, ogni giorno milioni di uomini e donne lottano per ricordarci che l’uguaglianza non deve essere data per scontata e che non è concessa a tutti. Dobbiamo essere libere, folli e belle, dal profondo del cuore, come qualsiasi essere umano. Dobbiamo riappropriarci del concetto di sorellanza”.