Oggi, dopo undici mesi esatti dalla scomparsa di Daouda Diane, ancora una volta chiediamoverità e giustizia per il giovane ivoriano. Come diceva don Ciotti lo scorso 1 maggio ad Acate, “le verità passeggiano per le vie delle nostre città”, spesso, però, senza trovare la voce che le renda conoscibili, così come sarebbe giusto, in questo caso anzitutto nei confronti della famigliacheancora oggi in Africa aspetta speranzosa il ritorno di Daouda. Proprio nei confronti di questa famiglia si è rivolta l’attenzione della nostra rete locale, laquale, all’interno del percorso di sensibilizzazione “Chiediamo verità per Daouda”, ha dato vita adunaraccolta fondi da destinare ai familiari del giovane mediatore culturale, residenti in Costa D’Avorio. Così il 18 gennaio, nella cena sociale promossa da Libera a Pozzallo, e il primo maggio, nella manifestazione promossa da CGIL e Libera, sono stati raccolti, anche attraverso la collaborazione delle associazioni che hanno sostenuto le iniziative, 2500 euro. Nei giorni scorsi a consegnare la somma di denaro ad Awa, la giovane moglie di Daouda, è stato lo stesso don Luigi Ciotti, che si è recato in Costa D’Avorio per partecipare alla prima Assemblea della rete PLACE promossa da Libera che riunisce i rappresentanti delle oltre 40 realtà provenienti da 16 Paesi del Continente Africano. Si tratta di un piccolo gesto che vuole mostrare vicinanza e sostegno a chi è stato privato della presenza di un marito e di un padre. Ma non ci si può fermare a questo. Sarebbe importante continuare il percorso intrapreso per dare vita, magari, ad una vera e propria “adozione” della famiglia di Daouda. Non si tratterebbe di un gesto di carità, quanto piuttosto di un atto di giustizia, anche se l’ingiustizia subita da queste persone non ha prezzo.

Awa, nel suo appello dall’Africa, ritorna a chiedere verità e noi vogliamo continuare a sostenere questa richiesta.

Oggi, con la loro lettera, si uniscono a questo nostro grido gli studenti della 4a RIM dell’Istituto Tecnico commerciale Fabio Besta di Ragusa.

Coordinamento provinciale Libera RAGUSA CGIL Ragusa




“Ciao, siamo gli alunni della 4a RIM dell’Istituto Tecnico commerciale Fabio Besta di Ragusa. La vicenda di Daouda Diane ci sta particolarmente a cuore, data la vicinanza anche geograficadella città di Acate. Ciò che maggiormente ci turba è il fatto che la misteriosa scomparsa, non solo vìola la morale, ma anche la legge. Non a caso la nostra Costituzione, fonte suprema del dirittoitaliano, afferma che “l’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro…(…)”.

Ciò che si evince è l’importanza attribuita al lavoro, valore fondamentale della vita umana, condizione per la piena realizzazione personale e l’effettiva partecipazione democratica.

Tuttavia, il lavoro non è concepito solo come diritto del singolo, ma anche come dovere di partecipare e contribuire al progresso sociale, come evidenziato dall’articolo 4: “La Repubblicariconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivoquestodiritto… (…)”. Ed è questo che Daouda voleva fare, ciò per cui si impegnava quotidianamente, comedimostra la sua ultima denuncia: “Qui il lavoro è duro, qui si muore”. Ciò sottolinea quantosiagrave la scomparsa di quest’uomo che si è trovato ad essere privato di uno dei più importanti diritti,ma anche doveri della società

Vogliamo invitare tutti, in particolare i cittadini acatesi, ad unirsi alla nostra richiesta di veritàperDaouda. Occorre schierarsi dalla parte della giustizia e trovare il coraggio di parlare lì dovesi sia a conoscenza di elementi importanti relativi a questa triste storia. Lo dobbiamo a Daouda, alla sua famiglia, ma lo dobbiamo anche a ciascuno di noi, perché Daouda alla fine rappresenta ciascuno di noi.

Noi siamo solidali ai valori ribaditi durante la manifestazione tenutasi ad Acate lo scorso1maggio, per cui speriamo che le autorità competenti possano fare al più presto chiarezza sulla misteriosascomparsa di un uomo, un marito, un padre, un lavoratore”.

Gli studenti della 4a RIM dell’ITC Fabio Besta di Ragusa