“Vela senza barriere” traversata solidale in barca a vela, in 7 tappe, fa rotta verso Pozzallo: sesta tappa. L’imbarcazione approderà l’11 maggio sera e svolgerà l’attività solidale per l’intera giornata di giovedì 12. Un porto antico e fra i più attivi in Sicilia, da cui deriva il nome stesso della cittadina, “Pausis-Alos” ovvero Porto di Mare, come la chiamarono i saraceni. La Phoenix II, questo il nome dell’imbarcazione, verrà accolta dal presidente della Lega Navale di Pozzallo, Luigi Tussellino, dai rappresentanti di C.s.a.in. (ente di promozione sportiva) e delle istituzioni.

L’iniziativa è stata ideata dall’associazione sportiva Jala di Aci Castello e organizzata con il sostegno della Lega Navale Italiana – sede di Aci Trezza e di C.s.a.in. (Centri sportivi aziendali e industriali). L’impegno è quello di promuovere la vela senza barriere di ordine sociale, fisico ed economico.

La traversata della solidarietà lascia dunque il porto di Licata, raggiunto dopo un rallentamento dovuto al maltempo. “Sono stati giorni entusiasmanti quelli trascorsi a Licata- dice Corrado Ragusa, al timone della Phoenix II, protagonista del periplo solidale- grazie all’accoglienza riservata all’equipaggio dal presidente della Lega Navale di Licata, Giuseppe Coppolino e all’organizzazione del gruppo Agesci 3 scouts, coordinato da Anna Sanfilippo”.

Tanti ragazzi con sindrome di down e disturbi dello spettro autistico hanno provato l’emozione del mare vissuto in barca a vela. “Abbiamo gestito le uscite in mare- dice il presidente Coppolino- aggiungendo una imbarcazione a vela della Lega Navale, la “Sara Free”, un tempo appartenente ai trafficanti di migranti. Inoltre, i volontari dell’associazione “Angeli in moto” ci hanno aiutato ad accompagnare i ragazzi con maggiori difficoltà. Infine – aggiunge Coppolino- a sigillo e auspicio per una prossima edizione abbiamo conferito a Corrado Ragusa una targa per l’importanza dell’iniziativa”.

Prosegue dunque l’avventura della Phoenix II partita sabato 23 aprile da Aci Trezza. Ha effettuato il primo approdo a Milazzo, dove è stata accolta dagli assessori comunali allo Sport e ai servizi Sociali, Antonio Nicosia e Pasquale Impellizzeri e dal presidente dell’associazione italiana ragazzi down (A.i.p.d), Roberto Caizzone. Ha poi fatto tappa a Palermo, dove tanti ragazzi dell’Unione italiana ciechi e del Centro Padre Nostro hanno condiviso questa esperienza. Ad accoglierli è stato Beppe Tisci, presidente della Lega Navale di Palermo, che ha supportato l’uscita in mare con altre otto imbarcazioni a vela. “Siamo stati felici – dice Tisci – di accogliere questa iniziativa, simbolo per le attività paralimpiche nelle quali in Sicilia siamo all’avanguardia. Non dimentichiamo che lo scorso ottobre a Palermo abbiamo ospitato il campionato mondiale”.

Poi è stata la volta di Trapani e del benvenuto riservato dal presidente della Lega Navale, Nicola Di Vita, dal rappresentante di C.s.a.in. Nicola Cottone, che ha premiato Ragusa con un trofeo, e da Tiziana Barone, Garante per la persona disabile del Comune di Trapani. E poi Sciacca dove l’equipaggio è stato accolto dal presidente della Lega Navale, Giuseppe Di Giovanna e dalla vice sindaca Gisella Mondino. Ha coordinato l’organizzazione dei ragazzi delle varie associazioni, Stefano Turturici componente sia dell’Unione italiana ciechi di Agrigento che della Lega Navale di Sciacca. “Abbiamo donato questa emozione- dice Turturici- a ragazzi senza famiglia, a non vedenti e ad altri con disturbo dello spettro autistico”. La Lega Navale di Sciacca ha accompagnato le uscite in mare della Phoenix con una imbarcazione a motore per condividere l’esperienza anche con chi è in carrozzina o ha problemi di deambulazione. “E’ stata – dice il presidente della L.n.i., Di Giovanna- non solo un’occasione di solidarietà e di scambio, ma anche di attenzione all’ecosostenibilità. Non dimentichiamo l’importanza del mare e dei fondali di Sciacca nella storia e la tutela del corallo”.

Corrado Ragusa, al timone dell’imbarcazione, è skipper, campione italiano IOR nell’89 e nel ’91 con la “Gio’ X” di Ignazio Cusumano. Coordina un equipaggio di 5 componenti formato appositamente per la missione. Ad ogni porto, invece, salgono sulla barca i nuovi equipaggi che si alternano per traversate di due ore. I partecipanti fanno parte delle associazioni che ne hanno fatto richiesta. Le prove sono adatte a grandi e piccini, normodotati, ma anche con disabilità che consentano comunque i movimenti all’interno dell’imbarcazione.

“L’obiettivo è quello di avvicinare un sempre maggior numero di persone allo sport velico – dice Corrado Ragusa- e rimuovere lo stereotipo di disciplina per pochi privilegiati. In un momento di difficoltà per tanti, apriamo gratuitamente una breccia nel mare di Sicilia per tutte le associazioni che a vario titolo svolgono attività in ambito sociale e solidale. Inoltre – continua Ragusa- in questi anni in cui è emerso con forza il problema del surriscaldamento globale, tutti noi siamo chiamati a contribuire in qualche modo, così utilizziamo un mezzo, totalmente autosufficiente con pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica. Abbiamo colto dunque l’opportunità di riutilizzare quella che negli anni ’80 era una prestigiosissima imbarcazione da regata, che ad oggi conserva delle importanti prestazioni marinare e di velocità, essendo costruita in alluminio, evitando così di dover produrre una imbarcazione nuova.  Nell’epoca del riciclo, quindi, facciamo rinascere una gloria che ancora una volta ci permetterà di avere e dare delle importanti emozioni”.

L’iniziativa, è nata con il sostegno di C.s.a.in. di cui Salvatore Spinella è vice presidente nazionale. “Vela senza barriere- dice Spinella- rientra nel più ampio progetto N.a.s.c. (nuove abitudini contro la sedentarietà dopo il covid) voluto e finanziato dal Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Tre i nostri obiettivi: il primo è quello di sviluppare un’offerta sportiva multidisciplinare e inclusiva che coinvolga tutti coloro che durante la pandemia hanno interrotto ogni forma di attività fisica; il secondo è quello di dare la possibilità a tutti di accedere alle varie discipline senza barriere di ordine economico; il terzo è quello di diffondere valori educativi e culturali, come la lealtà, il rispetto e la valorizzazione delle differenze, la tolleranza”.

Forte il contributo della Lega Navale di Acitrezza sin dall’esordio del progetto. L’ammiraglio Agatino Catania, presidente della Lega Navale di Aci Trezza dice: “Siamo stati presenti ed entusiasti – dice l’ammiraglio Catania- sin dai primi momenti e lo saremo con supporto logistico in ogni porto che la traversata toccherà. Il connubio fra vela che vuol dire mare e solidarietà è propulsore e simbolo di sport vissuto in armonia e libertà da ogni barriera. Lega Navale quest’anno compie 125 anni dalla sua fondazione e “Vela senza barriere” rappresenta un sigillo importante alla nostra attività”.

Il Comune di Aci Castello punto di partenza e di arrivo è al centro di questa avventura. “Vela senza barriere – dice il Sindaco Carmelo Scandurra – rappresenta un nuovo importante tassello da aggiungere alle iniziative promosse dall’associazione Jala, per la valorizzazione del nostro mare e del nostro territorio”.

Dunque la Phoenix II dopo Pozzallo, farà rotta verso la settima e ultima tappa, il porto di Siracusa: 13-14- 15 maggio.  Infine rientrerà ad Aci Trezza 16-17 maggio.