palazzotto“Oggi il governo ha una grande occasione per i lavoratori della regione e i siciliani”, ha detto il segretario regionale della Funzione Pubblica Cgil Sicilia, Michele Palazzotto, tra i protagonisti della trattativa.
Ore 15, presidenza della Regione, Palermo. Una data e un luogo che potrebbero cambiare il destino dei lavoratori del pubblico impiego della regione perché a quell’ora e in quel luogo si siederanno attorno al tavolo delle trattative il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, assessori siciliani all’Economia, al Lavoro e alla Funzione pubblica Alessandro Baccei, Bruno Caruso e Ettore Leotta. Deve essere modificata  la manovra sui permessi sindacali, sulle mobilità, sui prepensionamenti, sulla riduzione del salario accessorio e sull’equiparazione del trattamento pensionistico a quello degli statali: questa la richiesta dei sindacati, già delusi dopo l’accordo di ieri saltato con Crocetta,  per la posizione rigida espressa dall’assessore regionale all’Economia Alessandro Baccei in merito alla possibilità di rivedere le norme della Finanziaria.
  Lo sciopero generale di venerdì, 20 marzo, è al momento confermato ma l’incontro di oggi potrebbe dare una svolta e guardare al cambiamento, come ha anche. I sindacati altresì si sono difesi da chi sostiene che vogliono solo difendere i privilegi dei dipendenti regionali per impedire che per loro valgono le stesse regole in vigore per gli statali.  Il segretario regionale, Michele Pagliaro, ha detto che la Regione è a un passo dal default, mancano all’appello tre miliardi di euro e invece di tagliare i veri sprechi si parla delle pensioni dei regionali, tra l’altro con proposte poco chiare che cambiano da un giorno all’altro “. Palazzotto tuttavia crede alla possibilità di un’apertura da parte del governo regionale ad accogliere le loro istanze. “Noi non abbiamo bisogno di un commissario mandato dal governo nazionale. Abbiamo bisogno di un assessore all’economia che guardi all’interesse dei siciliani”, ha concluso Palazzotto.  Secondo il segretario regionale i tagli lineari non salveranno le casse siciliane ma serviranno solo a mettere in ginocchio i siciliani.
Viviana Sammito